In un momento di tensioni e divergenze all’interno della coalizione di governo, Antonio Tajani, vicepresidente del Consiglio e ministro degli Affari Esteri, ha risposto con fermezza a chi gli chiedeva un commento sulle recenti schermaglie con il collega e contitolare del governo, Matteo Salvini. Senza entrare in polemiche, Tajani ha sottolineato l’importanza del confronto civile, affermando che “la forza delle idee vince sempre sulla violenza delle parole”.
Tajani: nessuna schermaglia, solo libertà di espressione
Interpellato a Rimini, Tajani ha chiarito di non voler alimentare conflitti interni: “Non faccio schermaglie con nessuno”, ha detto. Ha poi aggiunto che in democrazia ogni leader di partito ha il diritto di esprimere le proprie opinioni liberamente. «Io dico quello che penso, noi cerchiamo di fare vincere la forza delle idee» ha ribadito, sottolineando come il confronto politico debba sempre basarsi su toni calmi e costruttivi.
Posizione condivisa sulla crisi ucraina e unità occidentale
Il ministro ha poi rinnovato la posizione del governo italiano sulla crisi in Ucraina. Tajani ha espresso la convinzione che non sia opportuno inviare militari italiani in Ucraina, ma piuttosto adottare un modello di sicurezza simile all’articolo 5 della NATO, che garantisca un’azione di mutuo soccorso a tutela del paese colpito dall’aggressione russa. Ha anche ricordato che l’Italia sarebbe disposta a partecipare a un intervento militare solo se sottoposto a una zona cuscinetto gestita dalle Nazioni Unite, fermo restando che si sta lavorando per una posizione univoca dell’Occidente.
L’intervento di Tajani arriva in un contesto in cui le divergenze tra i due vicepresidenti del Consiglio, esponenti rispettivamente di Forza Italia e Lega, sono sotto i riflettori. Tuttavia, il titolare della Farnesina mantiene un approccio volto a privilegiare il dialogo e la coesione interna, invitando a superare la “violenza delle parole” con la forza delle idee.






