In occasione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, il vicepremier e ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani ha ribadito l’impegno dell’Italia nel sostenere la costruzione di uno Stato palestinese, sottolineando che il riconoscimento formale da solo non basta. “Noi siamo favorevoli al riconoscimento dello Stato della Palestina ma prima bisogna costruirlo. Noi stiamo lavorando per fare questo”, ha dichiarato Tajani a New York.
L’impegno italiano per la pace in Medio Oriente
Il ministro ha evidenziato come l’Italia sia tra i Paesi europei che hanno accolto il maggior numero di palestinesi e stia aiutando in tutti i modi la popolazione colpita dal conflitto. “Stiamo lavorando intensamente per far sì che si metta fine a questa carneficina inaccettabile, che condanniamo con grande fermezza”, ha affermato Tajani, riferendosi alla guerra tra Israele e Hamas.
Tajani ha inoltre precisato: “Il popolo palestinese è vittima di una guerra, di una reazione sproporzionata di Israele e di Hamas che si fa scudo del proprio popolo per difendere i propri arsenali”. Ha quindi ribadito la volontà italiana di partecipare anche con militari a una missione internazionale volta alla riunificazione della Cisgiordania con Gaza appena sarà raggiunto un cessate il fuoco.
Il contesto internazionale sul riconoscimento dello Stato palestinese e le dichiarazioni di Tajani
La questione del riconoscimento dello Stato della Palestina rimane complessa e divisiva nella comunità internazionale.
Negli ultimi anni diversi Paesi europei hanno manifestato aperture verso tale riconoscimento, e tantissimi lo stanno facendo proprio in questi giorni.
L’Italia conferma così un ruolo attivo nella ricerca della pace mediorientale puntando su azioni concrete piuttosto che su semplici dichiarazioni diplomatiche: “Le dichiarazioni servono poco – conclude Tajani – noi lavoriamo per raggiungere l’obiettivo vero: quello di costruire uno Stato palestinese”.






