Roma, 27 giugno 2025 – Nel 45° anniversario della strage di Ustica, il dibattito sulla richiesta di verità e giustizia per le 81 vittime continua ad animare il panorama politico italiano. La segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, ha riaffermato l’impegno del suo partito nel sostenere i familiari delle vittime e nell’esigere una verità completa e definitiva. Un appello che si inserisce in una cornice più ampia di richieste di trasparenza e memoria da parte delle istituzioni e della società civile.
Ustica, Schlein ribadisce l’importanza di sapere la verità
Schlein ha ribadito che “a 45 anni dalla strage di Ustica la comunità del Partito democratico continua a stringersi ai familiari delle vittime e al loro dolore che non passa e non può passare”. La segretaria dem ha ricordato come il Partito Democratico sia stato da sempre al fianco degli associati dei familiari delle vittime di Ustica e ha sottolineato l’importanza della collaborazione internazionale per far emergere i pezzi mancanti del puzzle: “Per fare memoria di quella immane tragedia e onorare le 81 vittime è necessario continuare a non perdere la speranza e a chiedere con determinazione a chiunque, a Paesi e governi, che possano fornire elementi utili, che si faccia piena luce. Perché questi 45 anni di dolore e di oscurità non siano passati invano”.
Appelli istituzionali per la desecretazione e la memoria
Anche la ministra per le Riforme istituzionali, Elisabetta Casellati, ha evidenziato l’importanza di proseguire nella desecretazione e digitalizzazione degli atti relativi alla strage, per fare finalmente “piena luce su quanto accadde nella notte del 27 giugno 1980”. Casellati ha definito imprescindibile la trasparenza per onorare la memoria collettiva di una delle pagine più drammatiche della storia repubblicana.
Nel frattempo, il deputato Angelo Bonelli di Alleanza Verdi e Sinistra ha criticato la recente richiesta di archiviazione da parte della procura, definendola “un duro colpo” che rischia di mettere il “bavaglio definitivo” sulla vicenda. Bonelli ha chiesto un intervento deciso da parte di Parlamento e governo per riaprire ogni possibile canale di indagine, anche a livello internazionale, rimarcando che “la verità è un diritto costituzionale e democratico”.






