Roma, 8 ottobre 2025 – Il gruppo parlamentare di Fratelli d’Italia (FdI) ha presentato alla Camera un progetto di legge volto a contrastare il fondamentalismo islamico e il separatismo culturale e sociale sul territorio nazionale. La proposta, firmata dalla deputata Sara Kelany, dal capogruppo Galeazzo Bignami e dall’onorevole Francesco Filini, è stata illustrata con il sostegno del sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro.
Divieto del velo integrale e regolamentazione dei luoghi pubblici
Tra le misure più rilevanti del disegno di legge emerge il divieto del velo integrale, che copre il volto, in luoghi pubblici, uffici, scuole e università. Questo provvedimento si inserisce in un più ampio intento di evitare la formazione di enclave in cui si applicherebbe la legge sharitica, a discapito dell’ordinamento italiano, e in cui si manifesterebbe un crescente fondamentalismo islamico.

Sara Kelany, deputata eletta nel 2022 nel collegio Lombardia 2 e attualmente responsabile del dipartimento Immigrazione di FdI, ha spiegato che la legge mira a contrastare la nascita di “contro-società” e di fenomeni che minano l’integrazione e la coesione sociale.
Pene più severe e trasparenza nei finanziamenti
La proposta contiene inoltre norme per la regolamentazione dei finanziamenti alle moschee, con l’obiettivo di assicurare maggiore trasparenza e controllo sulle risorse destinate a queste realtà religiose. Un altro punto chiave riguarda l’inasprimento delle pene per il reato di induzione al matrimonio mediante l’inganno, fenomeno che può interessare alcune comunità e che il legislatore intende contrastare con misure più rigide.
Il capogruppo di FdI alla Camera, Galeazzo Bignami, eletto nel collegio Emilia-Romagna e divenuto capogruppo nel dicembre 2024, ha sottolineato la necessità di un intervento legislativo che tuteli l’unità nazionale e i valori sanciti dalla Costituzione, opponendosi a qualsiasi forma di separatismo ideologico e culturale.
La proposta di legge rappresenta un passo formale del partito di governo per affrontare questioni sensibili legate all’integrazione e alla sicurezza nel contesto italiano, mettendo al centro la tutela dell’ordinamento giuridico e della convivenza civile.






