Duro attacco del deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli, alla premier Meloni sull’aumento delle spese per la difesa
Il dibattito sulla spesa militare italiana torna al centro della scena politica, dopo la decisione della NATO di spingere gli Stati membri verso un aumento delle spese militari fino al 5% del PIL. Angelo Bonelli, deputato di Alleanza Verdi e Sinistra (AVS) e co-portavoce di Europa Verde, ha definito questa scelta una “gigantesca truffa ai danni dell’Italia”, sostenendo che essa “non ha nulla a che vedere con la difesa dei popoli” ma rappresenta piuttosto “un sostegno all’industria bellica americana e alla campagna di propaganda di Donald Trump”.
Accuse di Bonelli contro la politica del riarmo
Secondo Bonelli, l’incremento della spesa militare, che nel solo 2024 ha raggiunto i 2.718 miliardi di dollari a livello globale, è frutto della “sudditanza dell’Europa ai diktat americani”. Il deputato di AVS ha poi continuato sostenendo che la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, “si è piegata senza condizioni” a queste pressioni, approvando un impegno che comporta un esborso di circa 400 miliardi di euro entro il 2035 e una spesa annuale superiore ai 100 miliardi di euro. Bonelli definisce questa manovra “inaccettabile” e “socialmente ingiusta”, poiché sottrae risorse ingenti al welfare e ad altri settori.
Il ruolo di Donald Trump e la propaganda bellica
L’esponente di Europa Verde ha inoltre richiamato l’attenzione sul recente video pubblicato dal tycoon statunitense Donald Trump sulla piattaforma Truth Social. Nel filmato si vedono bombardieri americani sganciare bombe accompagnati dalla parodia musicale “Bomb Iran”, con versi che inneggiano alla distruzione di un intero Paese. Bonelli ha condannato duramente questo gesto, definendolo “irresponsabile” e una chiara manifestazione della “visione imperialista, violenta e pericolosa” che Trump ha del mondo.
Questa nuova uscita mediatica del presidente USA, tornato in carica nel gennaio 2025, si inserisce in un contesto di crescente tensione internazionale e di spinta verso un riarmo globale, con l’Italia che appare sempre più coinvolta in questa dinamica, in linea con le direttive NATO e sotto l’influenza della politica statunitense.






