Sospensione, Vannacci: “Qui si parla di democrazia, poi sospendono chi ha scritto un libro”
Mi sino sentito abbandonato, per un militare non è bello, noi non lasciamo nessuno sul campo”
POLITICA (Roma). Il generale Roberto Vannacci in conferenza stampa alla sede della Stampa Estera: “Sulla sospensione: “Sono stato sospeso, in Europa, dove ci si basa sulla possibilità di esprimere anche le idee più assurde. C’è chi ritiene che la terra sia piatta eppure non è sospesa né va in tribunale. Qui si può dire che una persona è stata sospesa perché ha pubblicato un libro. Vogliamo esportare la democrazia e una persona è sospesa per aver pubblicato un libro. Me lo aspettavo, il percorso non prometteva nulla di buono ma non sono riuscito a capire le motivazioni. Se avessi usato termini rilevanti, sarei stato condannato civilmente. Non capisco cosa sia stato criticato, mi sono sentito abbandonato, per un militare non è una cosa bella, noi sul campo non lasciamo indietro nessuno. Putinismo? Sono stato in Russia come addetto per la difesa, significa rappresentare il ministro presso uno stato straniero. Ero un diplomatico, avevo relazioni. Era il mio mestiere” (Pasquale Luigi Pellicone/alanews)