Roma, 29 ottobre 2025 – Il Senato della Repubblica ha dato il via libera senza modifiche al disegno di legge (ddl) annuale per il mercato e la concorrenza 2025 (A.S. 1578), approvando l’emendamento interamente sostitutivo con 97 voti favorevoli, 60 contrari e 2 astensioni. Il provvedimento, che ha visto decadere tutti gli emendamenti per accelerare l’iter legislativo e chiudere il testo prima dell’avvio della sessione di bilancio, passa ora all’esame della Camera dei deputati.
Le novità principali del ddl concorrenza
Tra gli aspetti più significativi del ddl concorrenza, come dettagliato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) dopo l’approvazione in Consiglio dei Ministri, figurano nuove disposizioni per migliorare l’efficienza dei servizi pubblici locali affidati in-house nei comuni con oltre 5mila abitanti. In presenza di gestioni inefficienti, i Comuni saranno obbligati ad adottare atti di indirizzo per imporre al gestore misure correttive volte al ripristino e al miglioramento della qualità del servizio, all’ottimizzazione dei costi e al risanamento di eventuali perdite. Le violazioni di tali obblighi comporteranno sanzioni sia per l’ente locale che per il gestore, con la possibile risoluzione contrattuale.
Il provvedimento introduce inoltre obblighi di trasparenza nel trasporto pubblico regionale. Le Regioni dovranno comunicare all’Osservatorio Nazionale sul Trasporto Pubblico Locale il calendario delle gare o procedure di affidamento relative ai servizi regionali, per favorire una partecipazione più ampia e trasparente degli operatori interessati.
Altre novità rilevanti riguardano il settore degli aeroporti minori: la soglia di movimento passeggeri annuo per l’accesso a modelli semplificati di aggiornamento dell’Autorità di regolazione dei trasporti è stata estesa da 1 a 5 milioni. Ciò favorirà una gestione più snella e adeguata alle esigenze di questi scali.
Innovazione tecnologica e sicurezza
Il ddl concorrenza prevede inoltre un atto di indirizzo congiunto tra Mimit e Ministero dell’Università e della Ricerca (Mur) per valorizzare le conoscenze e favorire la trasformazione tecnologica delle filiere produttive nazionali. In tale ambito, la Fondazione Enea Tech e Biomedical sarà trasformata nella nuova Fondazione Tech e Biomedical, incaricata di gestire i 250 milioni di euro stanziati per progetti di trasferimento tecnologico presentati dalla rete di fondazioni e competence center. I progetti saranno valutati con nuovi criteri di managerialità e premialità.
Sul fronte della sanità, il testo introduce criteri specifici per l’accreditamento sanitario, finalizzati a sostenere l’attività del tavolo interistituzionale incaricato di definire i requisiti per lo svolgimento delle gare, in vista della scadenza della proroga fissata per dicembre 2026.
Infine, il ddl prevede un giro di vite sull’uso professionale di prodotti cosmetici non conformi all’etichettatura e che possano comportare rischi per la salute, con sanzioni che arrivano fino alla reclusione da 1 a 5 anni e multe non inferiori a 1.000 euro. Viene inoltre rafforzata la regolamentazione sull’impiego di esche e topicidi pericolosi in spazi pubblici, in particolare per la tutela di animali domestici e soggetti vulnerabili come i bambini.
Approvazione definitiva alla Camera
Parallelamente, la Camera dei deputati ha approvato con 117 voti favorevoli e 63 contrari il disegno di legge sulla semplificazione normativa, che è diventato legge dopo il passaggio in Senato. Per quanto riguarda il ddl concorrenza, è attesa la discussione finale e il voto alla Camera nei prossimi giorni, proseguendo così il percorso legislativo essenziale per il mercato e la concorrenza in Italia.
Il Senato tornerà a riunirsi giovedì 30 ottobre per le dichiarazioni di voto e il voto finale sul ddl costituzionale n. 1353-B in materia di ordinamento giurisdizionale e corte disciplinare, mentre la Commissione Bilancio è stata convocata per il pomeriggio di oggi per il parere sul Bilancio di previsione dello Stato per il 2026.
Con questa accelerazione normativa, il Parlamento italiano conferma l’impegno nel rafforzamento delle regole a tutela del mercato, dell’innovazione e della sicurezza dei cittadini, in vista di una riforma strutturale che interessa vari settori strategici dell’economia e dei servizi pubblici.
