Nel corso della cerimonia di apertura dell’anno scolastico tenutasi oggi a Napoli, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha espresso una forte preoccupazione riguardo all’impatto dell’intelligenza artificiale (IA) sull’istruzione e sullo sviluppo culturale degli studenti italiani.
Il monito di Mattarella sull’intelligenza artificiale
Durante il suo intervento, Mattarella ha sottolineato come “lo studio, i compiti a casa, le analisi e il pensiero stesso sono messi alla prova dall’uso dell’intelligenza artificiale”. Il capo dello Stato ha evidenziato la tentazione che molti giovani potrebbero avere nel ricorrere alle scorciatoie offerte dall’IA per risolvere i compiti scolastici. Questa pratica rischia di condurre a una vera e propria “povertà culturale“, capace di “addormentare l’intelligenza di ciascun studente”. Secondo Mattarella, ciò che dovrebbe essere uno strumento al servizio della conoscenza potrebbe trasformarsi in un potere contro chi lo utilizza impropriamente.
L’allarme del Presidente arriva in un momento storico in cui l’IA sta assumendo un ruolo sempre più centrale nella società: definita dallo standard ISO/IEC 42001:2023 come la capacità dei sistemi artificiali di mostrare abilità umane quali ragionamento, apprendimento e creatività, l’intelligenza artificiale rappresenta una sfida etica oltre che tecnologica. La sua diffusione nelle scuole richiede quindi attenzione per evitare effetti negativi sulla formazione degli studenti.
L’importanza del diritto allo studio e della cultura
Mattarella ha inoltre ribadito l’importanza fondamentale del diritto allo studio, garantito dalla Costituzione italiana. Ha ricordato come sia necessario promuovere una scuola moderna con ambienti sicuri dove i ragazzi possano sviluppare pienamente le proprie capacità intellettive senza affidarsi esclusivamente agli strumenti digitali o automatizzati. La cultura diffusa e la ricerca d’eccellenza devono essere sostenute anche attraverso le nuove tecnologie ma senza perdere mai il valore insostituibile del pensiero critico personale.






