Roma, 30 aprile – Approvato un nuovo ddl in Consiglio dei ministri: con un 5 in condotta si viene bocciati, mentre il 6 prevede il rimando a settembre con un elaborato critico
Il recente disegno di legge approvato dal Consiglio dei Ministri segna un passo importante nella gestione della disciplina scolastica e nella lotta contro il bullismo. Sotto la guida del Ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, questa iniziativa introduce misure che mirano a promuovere un ambiente scolastico più inclusivo e formativo. Con un voto di 5 in condotta, gli studenti saranno bocciati, mentre un voto di 6 comporterà il rimando a settembre con l’assegnazione di un elaborato critico su temi di cittadinanza attiva e solidarietà.
Un nuovo approccio alla disciplina
“È essenziale che gli studenti comprendano le conseguenze delle loro azioni,” ha affermato Valditara, evidenziando un cambiamento significativo nel modo in cui la disciplina viene gestita. Invece di ridurre il tempo trascorso a scuola con le sospensioni, gli studenti che si comporteranno in modo inadeguato dovranno continuare a frequentare le lezioni e partecipare ad attività educative. Tale approccio mira a garantire che gli studenti non solo affrontino le conseguenze delle loro azioni, ma anche che abbiano l’opportunità di riflettere e crescere.
Modifiche all’istituto della sospensione
Una delle novità più significative riguarda la modifica dell’istituto della sospensione. In passato, una sospensione fino a 15 giorni significava semplicemente restare a casa. Oggi, gli studenti coinvolti in episodi di bullismo saranno obbligati a partecipare a programmi di cittadinanza solidale, contribuendo a servizi presso enti caritatevoli e assistenziali o dedicandosi alla cura degli spazi scolastici. Questa strategia non solo punisce il comportamento scorretto, ma educa anche alla responsabilità sociale e al rispetto verso gli altri.
Un futuro di responsabilità e solidarietà
Per garantire l’attuazione di queste misure, è previsto un ulteriore passaggio burocratico, che include il parere del Consiglio di Stato. Valditara ha dichiarato che il nuovo sistema entrerà in vigore nel prossimo anno scolastico, segnando un cambiamento significativo nella gestione della disciplina scolastica e nella lotta contro il bullismo. La riforma si propone di radicare valori di solidarietà, senso civico e rispetto per l’autorità docente, elementi fondamentali per formare cittadini consapevoli e responsabili. Con queste nuove misure, il Ministero dell’Istruzione punta a costruire un ambiente educativo più sano e rispettoso, dove ogni studente possa sentirsi valorizzato e parte integrante della comunità scolastica.






