Roma, 5 agosto 2025 – Sono forti le reazioni del ministro della Giustizia Carlo Nordio alle recenti dichiarazioni del presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati (ANM), Cesare Parodi. In merito alle affermazioni di Parodi riguardanti un possibile processo sul caso Almasri che coinvolgerebbe il capo di gabinetto del ministero, Giusi Bartolozzi, Nordio parla di un’inaccettabile invasione di prerogative istituzionali.
Nordio: “Inaccettabile invasione di prerogative istituzionali”
Il ministro della Giustizia si dice “sconcertato dalle parole di un presidente ANM considerato, sino ad ora, equilibrato” e puntualizza: “Non so come si permetta di citare la mia capo di gabinetto, il cui nome, per quanto almeno mi risulti, non è citato negli atti”. Nordio aggiunge che, se invece fosse citata, ciò implicherebbe che Parodi sarebbe in possesso di notizie riservate, circostanza che non può essere accettata. Il riferimento è alle dichiarazioni di Parodi, che aveva affermato come un eventuale processo per il capo di gabinetto avrebbe inevitabili ricadute politiche, sottolineando quindi un legame tra ambito giudiziario e politico.
Il caso Almasri e le tensioni tra Giustizia e Magistratura
Il caso in questione riguarda il rilascio e l’espulsione di Osama Najeem Almasri, capo della polizia libica di Tripoli, destinatario di un mandato di cattura internazionale dalla Corte penale internazionale dell’Aja per crimini di guerra e contro l’umanità. Almasri era stato arrestato dalla DIGOS il 19 gennaio 2025 e poi rilasciato dalla Corte d’Appello di Roma per un vizio di forma legato alla mancata comunicazione da parte del Ministero della Giustizia, per poi essere espulso dall’Italia. Successivamente, il ministro Nordio è stato iscritto nel registro degli indagati per favoreggiamento e peculato a seguito di un esposto presentato dall’avvocato Luigi Li Gotti.
Questa vicenda ha alimentato un acceso dibattito tra istituzioni, con il ministro Nordio che difende fermamente le prerogative del suo ministero e respinge le accuse di coinvolgimento diretto del suo capo di gabinetto, mentre il presidente ANM Parodi sottolinea le possibili implicazioni politiche del procedimento giudiziario. Il confronto tra le due figure di rilievo nel sistema giudiziario italiano mette in luce le tensioni tra poteri istituzionali e la delicata gestione della giustizia in casi di alto profilo politico.






