Si è svolto ieri a Udine, prima della partita tra Italia e Israele, valida per le qualificazioni ai Mondiali 2026, un corteo promosso dalla CGIL per chiedere il cessate il fuoco e il mantenimento dei corridoi umanitari a Gaza, nonché una pace basata sul principio dei “due popoli, due stati”. La manifestazione ha visto la partecipazione di migliaia di persone provenienti da tutto il territorio regionale, che hanno sfilato pacificamente per le vie della città. Tuttavia, alcuni momenti di tensione si sono verificati a causa di un gruppo di violenti che ha aggredito lavoratori delle forze dell’ordine e della comunicazione.
Scontri a Udine prima di Italia-Israele: il commento della CGIL
Il segretario generale della Cgil Udine, Emiliano Giareghi, ha sottolineato che “l’inqualificabile comportamento di quei violenti, fossero essi poche decine o un centinaio, non può e non deve gettare discredito sulle migliaia di manifestanti”. Il corteo, come riportato dai media presenti, è giunto in piazza Primo Maggio senza incidenti o scontri, mantenendo fede alle motivazioni iniziali che includevano il rifiuto della guerra e del riarmo, oltre a un appello allo sport e alle istituzioni per un impegno concreto nella salvaguardia dei diritti umani e del diritto internazionale.
Giareghi ha espresso solidarietà e ringraziamenti ai lavoratori delle forze dell’ordine e della comunicazione, in particolare a coloro che sono rimasti feriti o contusi durante le fasi di tensione.
Il bilancio degli scontri
A seguito degli scontri avvenuti ieri sera al termine della manifestazione Pro Pal, quindici persone — tutti cittadini comunitari, tra cui nove uomini e sei donne — sono state accompagnate in Questura. Nei loro confronti è stato emesso un foglio di via obbligatorio dal territorio cittadino.
Due dei fermati sono stati arrestati: si tratta di un uomo, già noto alle forze dell’ordine, accusato di danneggiamento e resistenza a pubblico ufficiale, e di un’altra persona posta agli arresti domiciliari per resistenza. Il provvedimento è stato reso noto dal questore di Udine, Pasquale Antonio De Lorenzo.
Nel corso degli scontri si sono registrati undici feriti tra gli agenti delle forze dell’ordine: sei poliziotti sono stati medicati al pronto soccorso cittadino, mentre altri quattro si sono presentati oggi autonomamente all’ospedale di Latisana, dove sono tuttora in corso accertamenti sanitari.
Il bilancio complessivo comprende anche due giornalisti rimasti feriti durante gli incidenti. Il questore De Lorenzo ha espresso la solidarietà delle forze di polizia nei loro confronti.






