Tensione e disordini hanno segnato la giornata a Milano al termine del corteo di solidarietà per Gaza. La manifestazione, che ha visto la partecipazione di diverse centinaia di persone, si è trasformata in scontri violenti tra alcuni manifestanti e le forze dell’ordine nei pressi della stazione Centrale.
Scontri a Milano: la Polizia retrocede dopo due ore di tensione
Dopo quasi due ore di scontri in via Vittor Pisani, zona centrale della città, la calma è lentamente tornata. La Polizia ha iniziato a retrocedere verso l’interno della stazione mentre un gruppo ristretto di circa un centinaio di manifestanti rimaneva fermo all’incrocio con viale Tunisia scandendo slogan con le mani alzate. Le forze dell’ordine sono state costrette ad intervenire per contenere i disordini provocati da una parte dei partecipanti definiti “teppisti” dalle autorità.
Meloni condanna duramente le violenze durante lo sciopero per Gaza: “Immagini indegne da Milano”
La Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha espresso su social network una netta condanna degli eventi accaduti definendoli “indegne immagini”. Nel suo messaggio sottolinea come i responsabili siano sedicenti pro-palestinesi, antifa o pacifisti che però hanno causato devastazioni alla stazione e violenze contro le Forze dell’Ordine. Meloni evidenzia che tali azioni non rappresentano affatto la solidarietà verso Gaza e avvertono conseguenze concrete per i cittadini italiani chiamati a pagare i danni provocati.
La premier rivolge inoltre un pensiero alle Forze dell’Ordine impegnate nel contenimento delle proteste e auspica parole chiare di condanna sia dagli organizzatori dello sciopero sia da tutte le forze politiche italiane.
Gli episodi registrati oggi confermano ancora una volta come il clima politico-sociale intorno alla questione mediorientale possa sfociare in momenti critici anche nelle principali città italiane come Milano, capoluogo lombardo noto per essere uno dei poli economici più importanti d’Italia.






