In vista dello sciopero generale indetto dalla Cgil per venerdì 12 dicembre, a Bologna si prepara una giornata di mobilitazione significativa, con l’obiettivo di contestare la recente Legge di Bilancio varata dal Governo. La protesta è stata presentata oggi in conferenza stampa dal segretario della Cgil di Bologna, Michele Bulgarelli, che ha sottolineato come lo sciopero serva anche a difendere “quello che Bologna rappresenta”, una città che, nelle ultime settimane, è stata “sotto attacco” da più fronti.
Sciopero generale: la difesa di Bologna e il ruolo dell’Università
Bulgarelli ha evidenziato che la città è stata colpita dalla messa in discussione dell’autonomia dell’Università di Bologna, la più antica del mondo, un attacco che ha una valenza politica e sociale più ampia. “Non si tratta solo dell’ateneo, ma della città intera, della sua contrattazione collettiva, dei suoi movimenti sociali e della pratica della solidarietà”, ha spiegato il segretario. Si tratta, secondo lui, di una risposta a una serie di attacchi che includono anche episodi come la concessione, un anno fa, di una manifestazione fascista a pochi passi da Piazza XX Settembre, e la difesa del patrimonio industriale da parte dei lavoratori.
Mobilitazione e disagi per i cittadini
Lo sciopero interesserà numerosi settori, con particolare impatto sui trasporti pubblici locali. L’azienda Tper ha annunciato che il servizio autobus e corriere sarà garantito solo nelle fasce orarie di garanzia, dalle 9 alle 13, mentre in quel lasso di tempo i mezzi urbani, suburbani ed extraurbani non saranno operativi, salvo corse limitate prima delle 8:45. Anche il Marconi Express potrebbe subire interruzioni. I cortei sindacali partiranno alle 9:30: quello di Cgil e Uil da Porta Lame, con arrivo in piazza Maggiore, e quello di Sgb e Si Cobas da piazza XX Settembre, attraversando vie centrali e punti simbolici della città.
La protesta si inserisce in un quadro più ampio di contestazioni contro la manovra governativa, che i sindacati accusano di ridurre salari e pensioni, smantellare il sistema sanitario e aumentare le spese militari, senza fornire adeguate risorse per le aree colpite da calamità, come l’Emilia-Romagna dopo l’alluvione. Sul palco del Crescentone interverranno, tra gli altri, il segretario regionale della Cgil Massimo Bussandri e il leader nazionale Maurizio Landini.






