Roma, 19 dicembre 2025 – La crisi della maggioranza di governo si è manifestata con chiarezza nella notte, mettendo in discussione la manovra economica e le promesse politiche della presidente del Consiglio Giorgia Meloni. In questo contesto, la leader del Partito Democratico, Elly Schlein, ha duramente criticato la gestione della crisi e le scelte in materia di pensioni, sottolineando come l’aumento dell’età pensionabile resti una realtà per la quasi totalità dei lavoratori, nonostante il ritiro di alcuni emendamenti.

L’aumento dell’età pensionabile e il ritiro dell’emendamento Giorgetti
Durante una conferenza stampa al Senato, Elly Schlein ha affermato che l’aumento dell’età pensionabile non viene cancellato con il ritiro dell’emendamento presentato da Giorgetti, che era stato poi ritirato a causa della sfiducia nella maggioranza. Il testo della legge di bilancio prevede infatti uno scalino che coinvolge il 96% dei lavoratori, includendo anche le forze dell’ordine. La leader dem ha chiesto alla maggioranza di sostenere l’emendamento del Partito Democratico, volto al blocco dell’aumento, e di approvare l’intero pacchetto elaborato con l’opposizione. Inoltre, Schlein ha richiesto garanzie governative sulle parti della manovra cancellate, relative a temi strategici come la Transizione 5.0, il caro materiali e la Zes unica.
La rottura nella maggioranza e le critiche di Schlein e Orlando
Schlein ha inoltre sottolineato come, solo pochi giorni prima, Meloni si mostrasse spavalda in Aula contro l’opposizione, mentre nella notte la sua maggioranza si è “rotta”. L’esponente Pd ha definito la situazione inaccettabile, evidenziando che il governo sta consumando «il più alto tradimento delle promesse elettorali» in materia pensionistica, lasciando il Paese a poche ore dall’esercizio provvisorio con un quadro di incertezza e conflitti interni.
Anche Andrea Orlando, ex ministro del Lavoro e responsabile delle Politiche industriali del Pd, ha commentato l’esito della mobilitazione dell’opposizione, sottolineando come grazie alla pressione esercitata sia stato cancellato uno «scempio» nella manovra che avrebbe calpestato i diritti acquisiti dei lavoratori sul fronte pensionistico e contributivo. Orlando ha invitato a vigilare attentamente e a lavorare affinché il governo Meloni «vada a casa il prima possibile», per evitare ulteriori colpi di mano a danno di lavoratori e pensionati.
In un clima politico segnato da tensioni e divisioni, la battaglia sulla manovra e sulle pensioni resta uno dei nodi più critici per l’esecutivo guidato da Meloni, con il Partito Democratico che si presenta compatto nel chiedere correzioni e tutele per i cittadini.






