Mestre, 19 novembre 2025 – Durante il comizio a Mestre a sostegno di Giovanni Manildo, candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Veneto, la segretaria del Partito Democratico Elly Schlein ha espresso dure critiche nei confronti delle politiche del governo guidato da Giorgia Meloni, in particolare in relazione alla gestione della spesa pubblica.

Schlein: tagli alla sanità e aumento della spesa militare
In un intervento al comizio, Schlein ha sottolineato che negli ultimi tre anni è diminuita la spesa pubblica destinata a settori fondamentali come la sanità, la scuola, la ricerca, l’università e la politica industriale. Al contrario, ha evidenziato, l’unico settore che ha registrato un incremento è quello della spesa militare. “Per dire di sì all’amico Trump – ha affermato – si rischia di mettere a rischio lo stato sociale”. La segretaria dem ha inoltre rimarcato come le tasse siano aumentate ai livelli più alti degli ultimi dieci anni, aggravando la situazione economica delle famiglie, con un incremento del 10% degli affitti e dei costi delle bollette e dei beni alimentari, mentre il governo non ha previsto alcun intervento per il settore casa nella manovra finanziaria.
La richiesta di impegno per la liberazione di Alberto Trentin e il ruolo della politica regionale
Schlein ha anche sollecitato il governo a fare ogni sforzo per liberare il cooperante italiano Alberto Trentin, attualmente detenuto in Venezuela, ricordando il suo impegno nel dare aiuto agli altri e sottolineando la necessità di mantenere alta l’attenzione sulla sua situazione. Inoltre, ha risposto alle critiche rivolte al centrosinistra, ricordando che il governo regionale non si è mai opposto alle politiche nazionali, neanche sulla questione del Ponte sullo Stretto di Messina. “L’unico vero “saltato” è il Ponte”, ha detto, evidenziando come quei fondi – circa 13 miliardi – avrebbero potuto servire per un piano casa che manca da decenni e che sarebbe utile anche per i veneziani in difficoltà abitativa.
Un passo avanti nella tutela del consenso sessuale
Dal palco di Mestre, Schlein ha infine espresso soddisfazione per l’approvazione unanime in Parlamento di una legge sul libero consenso sessuale che sancisce che ogni atto sessuale senza consenso è una violenza, definendo questa normativa una “piccola grande rivoluzione” ottenuta anche grazie al dialogo con la presidente del Consiglio Meloni. “Non basta che manchi un esplicito dissenso, soltanto sì è sì e il no è no”, ha concluso.
Il comizio ha visto la partecipazione di molti sostenitori del centrosinistra e ha rappresentato un momento chiave nella campagna elettorale per le imminenti elezioni regionali in Veneto, dove Giovanni Manildo si presenta come candidato unitario di una coalizione ampia comprendente Pd, Movimento 5 Stelle, Verdi e altre formazioni progressiste.






