Duro attacco al governo da parte della leader del PD Elly Schlein sulla sanità: ecco cosa ha detto
“Ho sentito che oggi il governo si è occupato di prevenzione sanitaria. Vorrei segnalare al governo che è inutile che parli di prevenzione sanitaria se non hanno messo un euro in più per contrastare le liste d’attesa“. Queste le parole della segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, pronunciate a margine di un evento nella Capitale.
Sanità pubblica e liste d’attesa: la critica di Schlein
La leader del PD ha sottolineato con fermezza come la prevenzione sanitaria sia strettamente legata alla capacità di assicurare un accesso rapido e adeguato alle cure. “Se non si assumono più medici e infermieri, i reparti si svuotano, le liste d’attesa si allungano e quattro milioni di italiani hanno rinunciato a una prestazione sanitaria proprio perché le code sono troppo lunghe”, ha spiegato Schlein. Per la segretaria dem, finché non si interverrà concretamente per ridurre questi tempi, “non ci potrà essere una vera prevenzione” nel nostro paese.
Questa posizione si inserisce in un contesto di forte dibattito politico sul tema degli investimenti nel settore sanitario, in cui il governo è stato accusato di non destinare risorse sufficienti per fronteggiare le criticità esistenti.
Governo e spesa pubblica: l’attacco al governo
Parallelamente alla discussione sulla sanità, si è acceso il confronto sul piano di riarmo europeo recentemente approvato dal Parlamento europeo. Il governo italiano, attraverso il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, ha ribadito che le spese militari non potranno avvenire a scapito della sanità e dei servizi pubblici. Nel dettaglio, il piano ReArm Europe prevede una mobilitazione di 800 miliardi di euro per la sicurezza e difesa europea, ma Giorgetti ha avvertito che l’attivazione della clausola di salvaguardia per le spese di difesa “non deve comportare un aumento significativo del debito pubblico”.
La segretaria del PD, pur riconoscendo la necessità di una difesa comune europea, si è detta critica verso il piano, sostenendo che esso favorisca una corsa al riarmo dei singoli Stati e non contribuisca a una reale difesa condivisa. Questa posizione riflette un dibattito interno al PD e più ampio nella politica italiana, in cui si cerca un equilibrio tra gli investimenti in difesa e quelli in settori fondamentali come la sanità pubblica.
In questo scenario, la denuncia di Schlein evidenzia la tensione tra parole e fatti sul sostegno concreto alla sanità pubblica, in particolare sul fronte della prevenzione e della riduzione delle liste d’attesa che continuano a penalizzare milioni di cittadini.






