Il Movimento 5 Stelle denuncia ritardi del governo sui fondi Pnrr per la sanità: ecco il punto della situazione
Roma, 29 luglio 2025 – A un anno dalla scadenza prevista per la Missione Salute del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), emergono forti ritardi nell’attuazione degli interventi, in particolare nella riorganizzazione dell’assistenza territoriale. A segnalarlo è il Movimento 5 Stelle, che si basa sul monitoraggio indipendente realizzato dalla Fondazione GIMBE.
Ritardi nell’attivazione di Case e Ospedali di Comunità
Secondo il report della Fondazione GIMBE, solo il 15,8% delle Case della Comunità ha attivato tutti i servizi previsti, mentre il 37,5% non ha ancora messo in funzione alcun servizio. Anche gli Ospedali di Comunità scontano notevoli ritardi: solo il 40,4% delle strutture ha almeno un servizio attivo. Il monitoraggio evidenzia inoltre una grave carenza di infermieri e il mancato raggiungimento di un accordo con i medici di famiglia, elementi chiave per il rafforzamento delle cure intermedie.
Non solo l’assistenza territoriale: altri capitoli della Missione Salute risultano in forte ritardo, come l’aumento dei posti letto in terapia intensiva e semi-intensiva, gli interventi antisismici sugli ospedali (con una spesa ferma all’11% a livello nazionale e al 6% nel Mezzogiorno) e l’implementazione del Fascicolo Sanitario Elettronico.
M5S sollecita un cambio di passo del governo
I parlamentari del Movimento 5 Stelle nelle Commissioni Affari Sociali di Camera e Senato sottolineano che, nonostante una revisione al ribasso degli obiettivi iniziali, la situazione è allarmante. Citano il presidente di GIMBE, Nino Cartabellotta, che ha messo in guardia sul rischio che la riforma territoriale si riduca a una semplice opera edilizia o venga affidata ai privati, compromettendo così l’obiettivo di rafforzare il sistema pubblico delle cure intermedie.
“Speriamo che il governo abbia la volontà e la capacità di cambiare passo – dichiarano i parlamentari M5S – per non mettere a rischio l’intera Missione e non perdere la più grande occasione della storia per la nostra sanità pubblica”.
La Fondazione GIMBE, da parte sua, continua a richiamare l’attenzione sull’importanza di un piano di rilancio del Servizio Sanitario Nazionale basato su risorse adeguate, riforme coraggiose e una moderna riorganizzazione, per preservare i principi di universalità, equità e uguaglianza sanciti dalla Costituzione.






