Nel corso del Green Building Forum tenutosi oggi a Palazzo Lombardia, il vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha espresso la sua fiducia sul via libera imminente della Corte dei Conti riguardo al progetto del Ponte sullo Stretto di Messina, definito come la più grande opera pubblica in lavorazione in Occidente. Parallelamente, Salvini ha fatto il punto sulla situazione del Piano Casa, evidenziando le difficoltà finanziarie e la necessità di anticipare i fondi per il 2026.
Fiducia sul via libera della Corte dei Conti per il Ponte sullo Stretto
“Mercoledì abbiamo l’appuntamento con la Corte dei Conti per l’ok definitivo alla più grande opera pubblica in lavorazione in Occidente e sono fiducioso sul via libera al Ponte sullo Stretto”, ha dichiarato Salvini. Il ministro ha sottolineato di rifiutare l’idea che si possa fermare un progetto strategico che porterebbe l’Italia al livello dei principali player mondiali. L’obiettivo, ha ricordato, è quello di partire con i cantieri già da novembre 2025, a seguito del pronunciamento positivo della Corte dei Conti.
La Corte dei Conti è chiamata a esprimersi su questo progetto strategico durante una seduta prevista nei prossimi giorni. L’organo, che vigila sulle amministrazioni pubbliche e sui conti dello Stato, rappresenta un passaggio cruciale per la realizzazione di grandi infrastrutture nazionali.
Piano Casa: fondi scoperti sul 2026, Salvini chiede l’intervento delle banche
Sempre durante il forum, Salvini ha evidenziato le criticità legate al Piano Casa, per il quale sono stanziati 660 milioni di euro destinati ai primi progetti pilota, ma disponibili solo a partire dal 2027. “Il problema è che questi denari sono dal ’27 in poi, io ho bisogno di usarli anche nel ’26 per la progettazione”, ha spiegato il ministro, auspicando di poter avviare almeno un progetto pilota in ciascuna delle 20 regioni italiane.
Per questo motivo, Salvini ha sollecitato che le risorse previste per il 2027 vengano anticipate al 2026 nella conversione della legge di bilancio. In assenza di finanziamenti anticipati, ha avvertito, il rischio è di perdere un anno prezioso in vista delle elezioni del 2027.
Inoltre, il ministro ha chiesto che parte del finanziamento del Piano Casa venga coperto dal sistema bancario, sottolineando come negli ultimi tre anni le banche italiane abbiano realizzato utili per 112 miliardi di euro. “Chiederò che sul Piano casa, scoperto sul 2026, parte dei fondi arrivi con gioia e entusiasmo da parte di un sistema quello delle banche che sta facendo margini notevolissimi”, ha dichiarato Salvini, precisando di non nutrire alcun accanimento ma di limitarsi a leggere i bilanci.
Il governo punta così a sbloccare risorse essenziali per la progettazione e la realizzazione di interventi abitativi in tutto il Paese, con un occhio di riguardo alla sostenibilità e all’innovazione edilizia.






