POLITICA (Genova). “Qualcuno” del mondo della Chiesa, “di cui non farò il nome nemmeno sotto tortura, mi ha contattato per dirmi di andare avanti nella strada che si è iniziata” in materia di migranti. “Sono molto contento, al di là della fede che ognuno di noi ha”. Lo ha detto il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini a Genova, dopo aver incontrato l’agente rimasto ferito durante l’applicazione di un Tso nel quartiere di Sestri Ponente.
Sul caso intercettazioni Stadio di Roma: “Non sono assolutamente preoccupato, è giusto che chi ha sbagliato debba pagare; mi autodenuncio: ci sono andato allo stadio insieme, ma credo che questo non configuri un reato”, ha detto riferendosi a Luca Parnasi. “E spero che possa dimostrare la sua innocenza. Lo conoscevo come corretto e simpatico, non faccio il giudice. L’area dello stadio, comunque, al di là di chi lo costruirà deve essere recuperata perché incolta e abbandonata”. (Andrea Eusebio/alaNEWS)
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