Roma, 19 agosto 2025 – Prosegue senza sosta il cantiere della nuova stazione Venezia della Metro C di Roma, un’opera che si configura come una sfida ingegneristica e archeologica di livello internazionale nel cuore del centro storico della capitale. Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha effettuato oggi un sopralluogo al cantiere accompagnato dai vertici tecnici e dalla Soprintendenza Speciale di Roma, sottolineando che l’obiettivo è completare i lavori entro il 2033.
Il cantiere della metro C di piazza Venezia: un museo sotterraneo nel cuore di Roma
La nuova stazione della Metro C di Roma di piazza Venezia non sarà una semplice fermata della metropolitana, ma un vero e proprio museo sotterraneo. Lo scavo, che raggiungerà una profondità di circa 45 metri e si articolerà su otto livelli interrati, ha già portato alla luce reperti di grande valore storico, tra cui palazzi, abitazioni e attività produttive risalenti all’epoca romana e medievale. Questi reperti saranno valorizzati e esposti in un’area dedicata all’interno della stazione, trasformandola in uno spazio di fruizione culturale oltre che infrastrutturale.
Le modalità operative adottate, assimilabili a veri e propri interventi archeologici, data la presenza di monumenti e palazzi storici nell’area, sottolineano la complessità del progetto. Inoltre, la stazione sarà dotata di collegamenti diretti con importanti punti di interesse come Palazzo Venezia, il Vittoriano e i Fori Imperiali. Lo scavo arriverà fino a 85 metri per consentire l’interscambio con la futura linea D della metropolitana.
Andrea Sciotti, Direttore Tecnico di Roma Metropolitane e responsabile del progetto, ha precisato che il completamento della stazione Venezia è previsto per il primo trimestre del 2033, con la possibilità di un’apertura anticipata a settembre dell’anno precedente. Le tratte T1 e T2, che includono ulteriori estensioni della linea, dovrebbero entrare in servizio entro il 2036.
La nuova Linea C, con i suoi 26 chilometri di tracciato, rappresenta la più lunga metropolitana automatica d’Italia, dotata di treni senza conducente e di stazioni che fungono anche da musei archeologici. Questa combinazione di innovazione tecnologica e valorizzazione del patrimonio culturale rende il progetto unico nel panorama delle infrastrutture urbane europee.
Un impegno quotidiano tra lavoro e integrazione
Il ministro Salvini ha voluto evidenziare l’impegno costante di circa cento persone che lavorano ogni giorno nel cantiere, tra operai, ingegneri e archeologi, italiani e stranieri. “Il cantiere non si ferma mai, giorno e notte – ha dichiarato – e rappresenta un esempio concreto di integrazione e impegno, anche nelle condizioni climatiche difficili di questa estate”. Salvini ha inoltre sottolineato l’importanza dell’opera per la mobilità urbana, stimando che la nuova infrastruttura contribuirà a togliere dalle strade di Roma circa 400.000 auto. “Sarà un vantaggio per i cittadini, riducendo tempi di percorrenza e inquinamento – ha aggiunto – ma bisogna avere pazienza per i tempi di lavorazione, che richiedono attenzione e rispetto per la storia”.
Durante la visita, erano presenti anche figure istituzionali e tecniche come Maria Lucia Conti, Commissario Straordinario della Linea C, Mauro D’Angelo, Direttore Generale di Metro C Scpa, e Leonardo Nardella e Marta Baumgartner della Soprintendenza Speciale di Roma del Ministero della Cultura. Il progetto della stazione Venezia è stato inoltre selezionato tra le opere simbolo nella visitor experience del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti a Expo Osaka 2025 in Giappone, a testimonianza del suo elevato valore tecnico e culturale.
Parallelamente al completamento della stazione Venezia, prosegue il cronoprogramma di apertura delle altre fermate della linea C: Porta Metronia aprirà entro la fine del 2025, seguita dalla stazione Colosseo. La linea si estenderà progressivamente fino a raggiungere lo Stadio Olimpico, la Farnesina e Roma Nord entro il 2036, segnando un cambiamento significativo nella mobilità della città. Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha confermato il sostegno istituzionale al completamento della linea entro il 2033, con un piano di finanziamenti statali per un totale di 2,2 miliardi di euro distribuiti nei prossimi nove anni.




