Parlando a “Quarta Repubblica” su Rete 4, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha affrontato il tema della puntualità dei treni regionali, sottolineando un miglioramento significativo rispetto al passato. Salvini, vicepresidente del Consiglio nel governo Meloni dal 2022, ha anche toccato il tema dei cantieri stradali che stanno interessando il Paese. Una sua frase in particolare, però, ha catturato l’attenzione.
Salvini: “Puntualità dei treni regionali al 90%”
Il ministro ha dichiarato: “Oggi il tasso di puntualità media dei treni regionali, che trasportano quasi un milione e mezzo di italiani, è del 90% e in miglioramento rispetto al passato“. Salvini ha ammesso che non tutti i treni arrivano puntuali, ma ha ironizzato affermando che forse solo “con il Duce arrivavano tutti in orario“. L’obiettivo di Salvini è evidenziare come, nonostante le critiche, il sistema stia migliorando e la gestione attuale stia portando risultati.
Cantieri e investimenti infrastrutturali
Il ministro ha poi ricordato i “1300 cantieri aperti“ in tutta Italia, giustificandoli come un segno di lavori in corso necessari per il miglioramento delle infrastrutture. Ha sottolineato che questi cantieri non sono stati istituiti dal precedente governo di centrosinistra, ma sono un risultato del suo mandato. Salvini ha aggiunto: “Quando smetterò di fare il ministro, se vorrà farlo la Schlein e prenderà il voto degli italiani, le lascio volentieri il mio posto“.
Rispondendo alle critiche sui disagi causati dai cantieri, il ministro ha concluso: “Di sicuro posso scusarmi, a nome di Fs e Autostrade, per i tantissimi cantieri aperti, ma se non ci fossero, tra qualche mese noi ci fermeremmo e andremmo in monopattino insieme a Schlein e Toninelli“. Questa battuta ha richiamato anche la segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, avversaria politica di Salvini, in un confronto politico acceso.






