Pontida, 21 settembre 2025 – Nel tradizionale raduno leghista di Pontida, Matteo Salvini, vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha affrontato diversi temi di rilievo politico e sociale, sottolineando la linea del suo partito su questioni nazionali e internazionali. Tra i punti principali affrontati, il leader della Lega ha confermato la sua posizione in merito al processo Open Arms, la politica fiscale del governo, e la posizione dell’Italia riguardo al conflitto in Ucraina.
Salvini e il processo Open Arms: “Ho fatto il mio dovere”
Dal palco di Pontida, Salvini ha espresso fiducia nell’imminente decisione della Corte di Cassazione sul suo caso legato al processo Open Arms, dichiarando: “Non ho paura, ho fatto il mio dovere, ho rispettato l’articolo 52 della Costituzione, la difesa della patria è un sacro dovere di ogni cittadino”. Il riferimento è al procedimento giudiziario che lo vede imputato per le decisioni prese durante il suo mandato come ministro dell’Interno, in relazione al blocco delle operazioni della ONG spagnola Proactiva Open Arms, impegnata nel soccorso dei migranti nel Mediterraneo.
Il ministro ha riaffermato la sua convinzione di aver agito nell’interesse della sicurezza nazionale e ha sottolineato che la sua azione è stata apprezzata dagli elettori: “Per questo ci avete scelto e votato. Noi saremo anche alla vecchia maniera, ma facciamo di tutto per mantenere le promesse fatte”.
Flat tax, rottamazione cartelle e responsabilità delle grandi banche
Salvini ha poi illustrato alcune delle proposte economiche della Lega, puntando sulla necessità di alleggerire il carico fiscale per i cittadini: “Il nostro obiettivo è estendere la flat tax a tutti i lavoratori e cancellare 170 milioni di cartelle esattoriali dell’Agenzia delle Entrate”.
Inoltre, il leader leghista ha rivolto un appello alle grandi banche italiane, che nel 2024 hanno registrato utili superiori ai 46 miliardi di euro, affinché contribuiscano ad alleviare le difficoltà economiche di famiglie e imprese: “Non chiederemo contributi alle piccole banche dei territori, ma alle grandi banche che hanno fatto più di mezzo miliardo di utili su interessi e commissioni”.
Tra le priorità indicate da Salvini anche un piano casa destinato a facilitare l’accesso alla proprietà immobiliare delle nuove generazioni: “Chi può deve dare una mano, ad esempio aiutando il ministro per un piano casa per permettere ai nostri figli e nipoti di comprare una casa”.
Posizione netta contro la guerra in Ucraina e impegno per il referendum sulla giustizia
Sul fronte internazionale, Salvini ha ribadito con fermezza la posizione della Lega contro l’invio di truppe italiane in Ucraina, affermando: “Non manderemo mai nostri figli e nipoti a combattere in Ucraina, non siamo in guerra contro nessuno”. Ha inoltre annunciato che chiederà a tutti i Comuni italiani di depositare una mozione che sancisca la contrarietà dell’Italia alla guerra, per sondare l’orientamento dei partiti politici.
Il leader leghista ha invitato a dire no al piano di armamento europeo e al debito comune per finanziare acquisti militari, criticando la retorica bellicista di alcuni leader europei: “Non asseconderemo parole e la voglia di guerra di capetti e mezzi leader europei che parlano di guerra per nascondere fallimenti a casa loro”.
Sul tema della giustizia, Salvini ha reso nota la trasformazione delle sedi della Lega in comitati per il referendum sulla riforma della giustizia, un’iniziativa che intende onorare magistrati come Livatino, Falcone e Borsellino: “A loro va il nostro grazie e la nostra eterna riconoscenza”.
Ulteriori dichiarazioni: Ponte sullo Stretto e Medio Oriente
Durante il suo intervento, Salvini ha rilanciato il progetto del Ponte sullo Stretto di Messina, assicurando che sarà realizzato con il coinvolgimento di imprese, giovani e architetti di tutta Italia: “Noi il Ponte lo realizzeremo facendo lavorare imprese di tutta Italia”.
Infine, sul conflitto israelo-palestinese, ha espresso un giudizio netto sulla situazione: “L’auspicio di due popoli e due Stati non sarà possibile finché ci saranno i tagliagole islamici di Hamas a tenere in ostaggio i bambini palestinesi e israeliani”, sottolineando la necessità di una convivenza pacifica tra le due popolazioni.
Il discorso di Matteo Salvini a Pontida ha quindi tracciato una linea politica chiara con le posizioni nazionaliste e sovraniste della Lega, affrontando temi che vanno dalla giustizia ai rapporti internazionali, dalla politica economica alle emergenze sociali del Paese.






