Roma, 19 agosto 2025 – Il vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, è intervenuto per commentare l’azzeramento della commissione vaccini da parte del ministro della Salute Orazio Schillaci, definendo la situazione come un segnale negativo e sintomo di disfunzioni all’interno del dicastero.
Le critiche di Salvini sull’azzeramento della commissione vaccini
Matteo Salvini ha espresso forti riserve riguardo alla decisione del ministro della Salute di revocare la composizione del Gruppo Tecnico Consultivo Nazionale sulle Vaccinazioni (NITAG), istituito da poco più di dieci giorni. “Qui non ci sono dogmi – ha detto Salvini – e azzerare chi non la pensa come il mainstream non è scientificamente corretto“. Il ministro ha sottolineato che nel gruppo erano presenti esperti con posizioni scientificamente diverse, che non andrebbero immediatamente esclusi solo per dissenso rispetto alla linea prevalente.
Salvini ha inoltre evidenziato come lo stesso ministero abbia firmato la nomina e la successiva revoca della commissione, segnalando un evidente problema gestionale: “Evidentemente al ministero c’è qualcosa che non funziona, o si è distratto prima o si è distratto dopo“, ha affermato. Per il titolare delle Infrastrutture, questa decisione rappresenta un pesante segnale anche dal punto di vista scientifico e culturale.
La controversia sul NITAG e le reazioni politiche e scientifiche
Il decreto di revoca del NITAG, firmato dal ministro Schillaci, è arrivato in seguito alle forti polemiche per la presenza tra i componenti di due medici, Eugenio Serravalle e Paolo Bellavite, noti per le loro critiche alle politiche vaccinali, compresa l’introduzione dell’obbligo vaccinale per i minori. La loro inclusione ha provocato la rinuncia della responsabile della Prevenzione della Regione Veneto, Francesca Russo, e dure critiche da parte di società scientifiche come la Società Italiana d’Igiene.
Le opposizioni politiche hanno attaccato duramente il governo, chiedendo la revoca delle nomine per tutelare la salute pubblica basata su evidenze scientifiche. Anche esponenti della maggioranza, tra cui Letizia Moratti di Forza Italia, hanno manifestato preoccupazione per la credibilità delle istituzioni sanitarie. Una petizione online promossa dal Patto Trasversale per la Scienza, con il sostegno del Premio Nobel Giorgio Parisi, ha raccolto oltre 34 mila firme per chiedere la revoca degli esperti contestati.
Il ministro Schillaci ha motivato la revoca come necessario per “avviare un nuovo procedimento di nomina coinvolgendo tutte le categorie e gli stakeholder interessati”, sottolineando la volontà di lavorare “nell’esclusivo interesse dei cittadini” e lontano dal clamore mediatico.




