Bari, 10 novembre 2025 – Nel corso di un comizio tenutosi a Bari a sostegno del candidato alla Presidenza della Regione Puglia, Luigi Lobuono, il vicepremier e leader della Lega, Matteo Salvini, ha rivolto parole dure sull’immigrazione e la sicurezza, sottolineando la necessità di un maggior rispetto della cultura italiana da parte degli stranieri e annunciando un imminente decreto legge su sicurezza e immigrazione.
Salvini: “Chi non vota non si lamenti”. Poi parla di legittima difesa
Durante l’evento politico, Salvini ha esortato gli elettori a partecipare al voto, affermando con fermezza: “Chi non vota poi per cinque anni non rompa le palle se le cose non vanno. Vince chi vota.” Un richiamo diretto a responsabilizzare gli elettori in vista delle imminenti elezioni regionali in Puglia.

Il leader della Lega ha inoltre ribadito il concetto di legittima difesa, ricordando come grazie alla legge vigente siano ora indagati i rapinatori e non chi si difende in casa propria. “La difesa è sempre legittima. Se entri in casa mia o nella mia azienda per rubare, sai che quello del ladro è un mestiere pericoloso,” ha detto Salvini, sottolineando la volontà del suo partito di mantenere le promesse fatte.
Immigrazione e sicurezza: un nuovo decreto in arrivo
Uno dei passaggi più controversi del discorso riguarda l’immigrazione. Salvini ha puntato il dito contro l’Europa e la gestione dei flussi migratori, affermando che il nostro Paese sta subendo l’ingresso di troppi immigrati islamici che, a suo dire, compromettono il tessuto sociale, valoriale ed economico italiano. “Il problema non è il dio, è pretendere che chi arriva nelle nostre città rispetti la nostra cultura, i nostri simboli, la nostra religione e costituzione. Quelli che non sono disposti a farlo, cristianamente e genuinamente fuori dalle palle, tornino da dove sono arrivati,” ha scandito il vicepremier.
In merito alla sicurezza, ha annunciato che la Lega sta lavorando a un nuovo decreto legge che sarà presentato possibilmente già questa settimana, contenente misure riguardanti anche gli sfratti. Salvini ha dichiarato di aver discusso il provvedimento con il ministro Piantedosi, precisando però che non sarà incluso nel prossimo Consiglio dei Ministri.
Tra le altre critiche rivolte ai giovani, il leader leghista ha espresso infine un giudizio severo sugli studenti che occupano le scuole: “Chi spacca paga, paghino le loro famiglie,” ha detto, riferendosi ai danni provocati durante le occupazioni, definendo inaccettabile il mancato rispetto verso insegnanti e compagni.






