Milano, 1 dicembre 2025 – Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha recentemente affrontato i temi della sicurezza e della casa, due questioni cruciali per la città, in occasione del convegno online “Città e territori alla sfida del futuro”, dedicato all’indagine sulla Qualità della vita de Il Sole 24 Ore. Sala ha sottolineato l’importanza del responso elettorale, con le prossime votazioni comunali in programma tra un anno e mezzo, e ha evidenziato come Milano continui a rappresentare una realtà solida, nonostante alcune criticità.
Sicurezza e disagio giovanile a Milano
Il sindaco ha riconosciuto che, sebbene ci siano segnali di miglioramento, la sicurezza resta un tema delicato, posizionando Milano tra le ultime città italiane per percezione di sicurezza. “La sicurezza è un tema insieme alla casa”, ha dichiarato Sala, evidenziando come la questione non riguardi solo la città ma sia un problema universale della contemporaneità. Le notti milanesi sono segnate da episodi di violenza, soprattutto tra i giovani, come evidenziato da recenti dati sulla criminalità: nel 2024 sono state registrate 6.952 denunce ogni 100mila abitanti, la cifra più alta in Italia. Secondo lo psicologo Matteo Lancini, il disagio giovanile ha radici profonde legate alla difficoltà di esprimere emozioni disturbanti, con conseguenti episodi di violenza in aumento.
Per affrontare il problema, il Comune ha intensificato le assunzioni nella Polizia locale, arrivando a 3.200 agenti e riorganizzando i turni per aumentare la presenza sul territorio, con particolare attenzione alle ore notturne. Tuttavia, Sala ha rimarcato la necessità di un maggiore supporto da parte del governo centrale, soprattutto per l’invio di agenti di polizia, e ha criticato la mancanza di una politica industriale e territoriale efficace.
Il problema casa: necessità di interventi strutturali
Sul fronte abitativo, il sindaco ha evidenziato come la questione della casa rappresenti uno dei problemi principali per i milanesi, collegata alle crescenti disuguaglianze sociali. Sala ha rimarcato che il calo dei salari reali in Italia ha aggravato la situazione, rendendo l’accesso agli alloggi sempre più difficile. In risposta, l’amministrazione ha varato un piano a lungo termine per la costruzione di 10mila appartamenti e ha stanziato 20 milioni di euro per l’acquisto di immobili da privati, fondi assicurativi e fondazioni. Inoltre, si sta lavorando al recupero di 2.500 appartamenti sfitti.
Un punto critico rimane la regolamentazione degli affitti brevi, con il sindaco che ha espresso la volontà di limitare l’uso di questa formula da parte di chi possiede più immobili, per contrastare la speculazione e favorire l’offerta abitativa stabile. Tuttavia, ha sottolineato l’assenza di strumenti normativi nazionali che permettano ai comuni di intervenire efficacemente, chiedendo un supporto legislativo in tal senso.
Questi temi sono al centro del dibattito politico milanese, in vista delle elezioni comunali del 2027, con la città che continua a essere un polo attrattivo per giovani e investimenti, ma che deve fare i conti con sfide complesse legate alla sicurezza e all’abitare.






