Milano, 8 novembre 2025 – Il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha espresso un giudizio netto sul cosiddetto provvedimento “Salva Milano“, definendolo “un’esperienza da dimenticare” e sottolineando la necessità di una norma nazionale per affrontare i problemi urbanistici emersi nella città e destinati a riproporsi in altre realtà italiane.
Il “Salva Milano” non è stato apprezzabile
A margine dell’incontro “Noi e Caritas”, Sala ha commentato la situazione delle famiglie che si sono trovate con case bloccate a causa delle inchieste sull’urbanistica. “Non chiamiamola più ‘Salva Milano’ – ha dichiarato il primo cittadino – perché è stata un’esperienza da dimenticare, non apprezzabile da nessun punto di vista, per nessuno dei protagonisti, noi compresi“. Il sindaco ha ribadito come sia necessario un intervento legislativo a livello nazionale per fornire una risposta strutturale a un problema che non riguarda solo Milano, ma l’intero Paese.
La questione è al centro di un acceso dibattito politico, con la giunta milanese che, dopo la clamorosa inchiesta che ha messo in discussione molti progetti urbanistici e sollevato sospetti di collusione tra costruttori e politica, ha ricevuto un sostegno condizionato da parte del Partito Democratico. Il Pd ha chiesto un cambio di rotta su temi cruciali quali ambiente, sostenibilità sociale e caro affitti, con l’obiettivo di orientare la città verso un modello più sostenibile e inclusivo.
Il confronto politico e la posizione di Sala sullo sciopero CGIL
Durante lo stesso incontro, Sala ha commentato anche le parole della presidente del Consiglio Giorgia Meloni sullo sciopero nazionale indetto dalla CGIL per il 12 dicembre. Il sindaco si è dissociato dall’ironia espressa dalla premier, ribadendo che “lo sciopero è un diritto sancito dalla Costituzione“. Ha inoltre sottolineato l’importanza di programmare attentamente tali agitazioni affinché le città possano continuare a funzionare senza disagi eccessivi, ma senza perdere di vista il rispetto dei diritti fondamentali dei lavoratori.
Sul fronte politico, la destra ha mostrato una certa riluttanza ad attaccare duramente la giunta milanese, con il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana che ha manifestato sostegno a Sala, definendo l’inchiesta contro il sindaco “una teoria” non ancora dimostrata e auspicando di non trarre conclusioni affrettate.
Il dibattito resta aperto, mentre Milano si prepara ad affrontare le sfide urbanistiche e sociali di un futuro che richiede risposte strutturali e condivise.






