Clima di tensione a Milano dopo l’iscrizione di Sala tra gli indagati sull’urbanistica; opposizioni chiedono chiarezza e dimissioni, atteso consiglio comunale decisivo.
Milano, 17 luglio 2025 – Un clima di bocche cucite a Palazzo Marino questa mattina a seguito della diffusione della notizia che anche il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, è stato iscritto nel registro degli indagati nell’ambito di un’inchiesta riguardante l’urbanistica. Alle 9 in punto, Sala è arrivato in Comune a bordo della sua auto, senza rilasciare alcuna dichiarazione ai giornalisti presenti.
Silenzio e tensione a Palazzo Marino
Dopo la conclusione della riunione della giunta comunale, gli assessori sono usciti dall’uscita secondaria di via Case Rotte, dove un gruppo di cronisti ha tentato di raccogliere commenti sull’accaduto. La risposta è stata un unanime “no comment”, con un clima di evidente riservatezza e tensione. L’unico assessore che ha rotto il silenzio è stato Marco Granelli, assessore alle Opere pubbliche, Cura del territorio e Protezione civile, che ha commentato con brevità: “Tutto bene, avanti tutta“.
L’inchiesta sull’urbanistica rappresenta un vero e proprio terremoto nella politica milanese: già ieri, prima che si sapesse dell’iscrizione di Sala tra gli indagati, le opposizioni avevano chiesto le dimissioni del sindaco. La tensione è alta in vista del consiglio comunale previsto per oggi alle ore 16.30, mentre poco prima si terrà un presidio di protesta nella piazza antistante Palazzo Marino.
Profilo del sindaco Giuseppe Sala
Giuseppe Sala, nato a Milano il 28 maggio 1958, è sindaco della città metropolitana di Milano dal 21 giugno 2016, eletto con una coalizione di centro-sinistra e confermato per un secondo mandato nel 2021 con quasi il 58% dei voti. Prima di intraprendere la carriera politica, Sala ha avuto una lunga esperienza come dirigente d’azienda, incluso il ruolo di amministratore delegato e commissario unico delegato per l’Expo 2015, evento che ha segnato un momento importante per la città.
La sua formazione si basa su una laurea in economia aziendale conseguita all’Università Bocconi di Milano. Nel corso degli anni, Sala ha ricoperto incarichi di rilievo sia nel settore privato, con esperienze in Pirelli e Telecom Italia, sia nel settore pubblico, dove ha assunto ruoli di direzione nella gestione di eventi e infrastrutture cittadine.
Le reazioni istituzionali e politiche
L’attuale assessore Marco Granelli, figura di rilievo della giunta Sala e riconfermato nel 2025 con deleghe chiave come le Opere pubbliche, Cura del territorio e Protezione civile, ha mantenuto un atteggiamento di sostegno all’operato dell’amministrazione, nonostante la delicatezza della situazione giudiziaria che coinvolge il sindaco.
La giornata di oggi sarà cruciale per l’amministrazione comunale milanese, con il consiglio comunale che dovrà confrontarsi con le ripercussioni politiche dell’indagine e con la pressione delle opposizioni e dei cittadini, che chiedono trasparenza e chiarezza sul futuro della governance cittadina.
L’inchiesta sull’urbanistica, che coinvolge Sala, si inserisce in un contesto di attenzione crescente sulla gestione amministrativa e sugli appalti pubblici a Milano, temi che in passato hanno già visto Sala al centro di altre verifiche giudiziarie legate al suo ruolo durante Expo 2015.





