Rimini, 27 agosto 2025 – Nel corso del Meeting di Rimini, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha illustrato un ambizioso nuovo Piano casa, pensato per affrontare l’emergenza abitativa e sostenere le giovani coppie nell’accesso a soluzioni abitative a prezzi calmierati. L’iniziativa, realizzata in collaborazione con il vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, mira a rilanciare il ruolo della famiglia attraverso misure concrete sul fronte dell’acquisto e dell’affitto di case.
Annuncio e obiettivi del Piano casa
Durante il suo intervento, Meloni ha sottolineato come “una delle priorità sia garantire alle giovani coppie un grande piano casa a prezzi calmierati, perché senza una casa è più difficile costruirsi una famiglia”. L’intento è quindi quello di porre la famiglia al centro delle politiche abitative, rendendo accessibili abitazioni a un prezzo sostenibile sia per l’acquisto sia per l’affitto. La strategia prevede un coinvolgimento diretto delle istituzioni e un coordinamento con le politiche di natalità, per creare una società più amica della genitorialità.
Contesto abitativo e finanziamenti
Secondo dati aggiornati, il mercato immobiliare nelle principali città italiane come Milano, Roma, e Napoli è sempre più inaccessibile per circa 10 milioni di famiglie con reddito fino a 24.000 euro annui. I costi delle rate dei mutui possono arrivare a consumare metà o oltre del reddito disponibile, situazione che si ripete anche per gli affitti, con spese che in alcune fasce superano il 50% del reddito familiare. Per affrontare questa criticità, il governo ha stanziato un finanziamento pluriennale di 660 milioni di euro, che però, come evidenziato da Salvini, rappresentano solo “un’inezia” rispetto alle necessità stimate di 15 miliardi di euro per i prossimi dieci anni. Si punta così a integrare risorse pubbliche e private, incluse quelle europee e i fondi Pnrr non utilizzati, per ampliare la dotazione economica del Piano.
Misure previste e social housing
Il Piano casa Italia prevede una riorganizzazione completa del sistema di social housing, con interventi per recuperare migliaia di alloggi popolari, soprattutto nelle periferie urbane, che dovrebbero essere completati entro giugno 2026. Si punta a valorizzare modelli di finanziamento basati su partnership pubblico-private, coinvolgendo fondi immobiliari, fondazioni e casse previdenziali, al fine di rendere più efficiente e attrattiva l’offerta di edilizia economica e popolare. Parallelamente, è prevista una revisione del testo unico dell’edilizia e la sperimentazione di un fondo nazionale per la rigenerazione urbana. Salvini ha inoltre evidenziato la necessità di superare l’ipertutela che blocca la rigenerazione di alcuni beni storici, favorendo invece un loro utilizzo funzionale.
Un ulteriore pilastro del Piano riguarda le garanzie pubbliche sui mutui per la prima casa, destinate a giovani coppie, nuclei monogenitoriali, giovani under 36 e famiglie numerose con requisiti Isee specifici. Nel primo semestre 2025, questo strumento ha già favorito l’erogazione di oltre 38mila mutui, con una crescita significativa rispetto all’anno precedente.
Nel complesso, il Piano casa si propone di coniugare politiche abitative flessibili e integrate nel tessuto urbano, monitorando costantemente il disagio abitativo per rispondere in modo mirato ai fabbisogni delle famiglie italiane.






