Calenda propone un’assemblea costituente di 100 membri per aggiornare la seconda parte della Carta e garantire stabilità, criticando frammentazione e vecchie divisioni politiche.
Roma, 30 giugno 2025 – Il senatore Carlo Calenda, leader di Azione, ha lanciato un appello forte e chiaro sulla necessità di una riforma profonda della Costituzione italiana, durante una conferenza stampa tenutasi oggi in Senato. Al centro del suo intervento, una proposta di legge per istituire un’assemblea costituente di 100 membri incaricata di riscrivere la seconda parte della Carta fondamentale, ritenuta da Calenda ormai obsoleta e insufficiente per garantire la funzionalità del paese.
Calenda: “O riscriviamo la Costituzione o la democrazia crollerà”
Carlo Calenda ha definito la situazione politica italiana come insostenibile, segnata da riforme parziali e frammentarie che non fanno altro che complicare ulteriormente la governabilità. “O siamo in grado di riscrivere la Costituzione o perderemo la democrazia“, ha affermato con determinazione. La sua critica si estende anche a coloro che, a suo avviso, strumentalizzano la divisa militare per fare politica, riferendosi in particolare al generale Vannacci, definito “presuntuoso e ignorante”, e che avrebbe offeso molti militari con le sue dichiarazioni.
Durante il suo discorso, Calenda ha inoltre respinto accuse rivolte all’Italia riguardo alla crisi internazionale, sottolineando che l’aggressione in Ucraina ha un solo responsabile: Vladimir Putin. Ha definito surreale l’idea di addossare la colpa alla NATO o all’Ucraina, ribadendo la necessità che l’Italia rimanga forte e armata. Non sono mancate le critiche a esponenti politici come La Russa, accusato di provocazioni, e a chi conserva busti di Mussolini in casa, in netto contrasto con i valori difesi da Calenda.
Un appello alla responsabilità e al cambiamento
La proposta di legge presentata da Calenda chiede la convocazione di un’assemblea costituente che si occupi di riformare in modo organico e strutturale la seconda parte della Costituzione, quella riguardante l’organizzazione dello Stato e le istituzioni. L’obiettivo è quello di superare le attuali difficoltà politiche e amministrative, che rendono il paese difficile da governare e mettono a rischio la tenuta democratica.
Il senatore ha richiamato anche l’importanza di rispettare le indicazioni della Corte di Cassazione, la quale ha espresso un parere non vincolante ma significativo sulla necessità di un confronto serio e costruttivo. “Un paese normale dovrebbe ascoltare, viceversa diventa uno scontro infinito”, ha sottolineato.
Carlo Calenda si conferma così una voce critica e propositiva nel dibattito sulle riforme costituzionali, invitando tutte le forze politiche a mettere da parte le divisioni per affrontare insieme la sfida di una nuova stagione istituzionale che possa garantire stabilità e progresso all’Italia.
Fonte: Pasquale Luigi Pellicone - Riforme, Calenda: ""O riscriviamo costituzione o democrazia crollerà"





