Da lunedì prossimo prenderà il via la raccolta firme tra i parlamentari della maggioranza per richiedere un referendum confermativo sulla riforma della giustizia, approvata ieri in Parlamento. Il procedimento segue la formale richiesta inviata dai capigruppo del centrodestra di Camera e Senato ai segretari generali delle rispettive assemblee per l’attivazione delle procedure e la certificazione necessaria.
Riforma della giustizia: procedura e firme necessarie per il referendum
Per avviare il referendum, è previsto che vengano raccolte almeno 80 firme alla Camera, pari a un quinto dei deputati, e 40 firme al Senato. I capigruppo di centrodestra hanno inoltre indicato i nomi di tre deputati e tre senatori incaricati di seguire le procedure e di depositare le firme raccolte presso la Corte di Cassazione. Alla Camera i deputati designati sono Sara Kelany (Fratelli d’Italia), Enrico Costa (Forza Italia) e Simona Matone (Lega), mentre al Senato i senatori delegati sono Marcello Pera (Fratelli d’Italia), Erika Stefani (Lega) e Pierantonio Zanettin (Forza Italia).
I protagonisti della raccolta firme
Tra i parlamentari coinvolti spicca la figura di Sara Kelany, deputata di Fratelli d’Italia eletta nel 2022 nel collegio Lombardia 2. Kelany, avvocato di formazione e attiva politica nel centrodestra, è nota anche per il suo ruolo di responsabile del dipartimento Immigrazione di FdI, incarico assunto nel 2023. Al Senato, Marcello Pera, ex presidente del Senato e filosofo di rilievo, torna a ricoprire un ruolo influente nella politica italiana con la XIX legislatura.
La raccolta firme rappresenta un passaggio chiave nel percorso di conferma popolare della riforma della giustizia, una delle misure legislative più dibattute nell’attuale legislatura. Il deposito delle firme in Cassazione sarà il prossimo step formale per portare il quesito referendario all’attenzione degli elettori italiani.






