Il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, è tornato a parlare del riarmo chiedendo di non utilizzare i soldi del Recovery Fund
Il dibattito sull’utilizzo dei fondi del Recovery Fund si infiamma a livello europeo, con un voto cruciale del Parlamento europeo che ha autorizzato la possibile destinazione di tali risorse alle spese militari e al riarmo. Questa decisione ha suscitato una netta opposizione da parte del Movimento 5 Stelle (M5S), il cui leader, Giuseppe Conte, ha espresso su X un durissimo monito contro questa scelta definendola una “follia”.
Conte e il Movimento 5 Stelle contro il riarmo con i fondi europei
Giuseppe Conte, deputato e attuale presidente del Movimento 5 Stelle, ha sottolineato come l’Italia abbia lottato duramente per ottenere i 209 miliardi di euro del Recovery Fund, destinati a finanziare progetti in settori chiave quali infrastrutture, scuola, sanità e lavoro. Conte ha inoltre ricordato che, secondo la sua visione, senza l’intervento del governo precedente guidato da lui stesso, quei fondi non sarebbero mai stati ottenuti, contrapponendo la sua posizione a quella della premier Giorgia Meloni e del suo partito, che in Europa avrebbero aperto la strada all’uso dei fondi per finalità militari.
Nel suo messaggio, Conte ha definito “un tradimento” l’appoggio a questa decisione, evidenziando come l’uso delle risorse europee per il riarmo implichi un “futuro di economia di guerra” segnato da conflitti e escalation, con un impatto negativo sulle future generazioni italiane. Il leader pentastellato ha promesso che il Movimento farà tutto il possibile per contrastare questa strada intrapresa dall’Europa, per “salvarci dal baratro”.
Il Parlamento europeo e la nuova strategia di bilancio
Il voto del Parlamento europeo, che rappresenta 720 deputati eletti direttamente dai cittadini dell’Unione, è stato una tappa importante nell’evoluzione delle politiche comunitarie in materia di bilancio e sicurezza. Presieduto da Roberta Metsola e con competenze legislative condivise con la Commissione europea, l’Eurocamera ha permesso per la prima volta l’impiego del Recovery Fund per spese militari, ampliando così le possibilità di impiego delle ingenti risorse stanziate per la ripresa post-pandemica.
Questa decisione segna una svolta significativa rispetto agli orientamenti iniziali del fondo europeo, che era stato concepito principalmente come strumento di rilancio economico e sociale. La mossa ha già diviso le forze politiche italiane e europee, e sarà oggetto di ulteriori dibattiti nei prossimi mesi, mentre si valutano le implicazioni a lungo termine di questa scelta sulle politiche di difesa e sugli equilibri interni all’Unione Europea.






