Roma, 8 novembre 2025 – Una dura presa di posizione arriva da Matteo Renzi, leader di Italia Viva, che attraverso i social media accusa la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, di non aver realmente fermato l’aumento dello stipendio di Renato Brunetta, ma anzi di aver salvato il CNEL (Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro) e il suo attuale presidente. La polemica si sviluppa sulle modifiche legislative che hanno consentito a Brunetta di percepire un doppio reddito, nonostante la precedente normativa del governo Renzi che lo vietava.
Le accuse di Renzi e la legge “salva Brunetta”
Secondo Renzi, Meloni avrebbe approvato una legge ad hoc che deroga la normativa voluta dal suo governo, la quale impediva ai pensionati, come Brunetta, di mantenere la pensione e contemporaneamente un altro stipendio pubblico. “Se Renato Brunetta ha uno stipendio è grazie alla Meloni che gli ha fatto una leggina per derogare alla legge del mio Governo”, ha scritto Renzi sui social, aggiungendo che il CNEL “è pieno di soldi grazie alla Meloni che lo ha riempito di risorse in questi anni e anche in questa legge di Bilancio”.
Il leader di Italia Viva sottolinea come questa operazione politica consenta a Meloni di presentarsi come moralizzatrice, mentre in realtà “regala soldi a Brunetta e al CNEL”, sostenendo che questa mancanza di trasparenza alimenta il consenso nei sondaggi a favore del governo.
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