Asiago, 1 agosto 2025 – Matteo Renzi, senatore di Italia Viva, ha espresso durissime critiche nei confronti della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, intervenendo durante il festival della politica PiazzaAsiago ad Asiago (Vicenza). Al centro delle polemiche, il tema dei dazi commerciali e la politica migratoria adottata dall’esecutivo.
Renzi critica i dazi e la politica sovranista
Secondo Renzi, la decisione di imporre dazi è un chiaro segnale di ostilità, una scelta che “ti alza i muri e ti sta distruggendo”. Ha contestato l’interpretazione di Salvini, che invece li ha definiti un’opportunità, affermando: “Se fossi stato il capo di Confindustria l’avrei inseguito con la clava“. Un attacco forte anche alla premier Meloni, accusata di non essere una vera patriota per aver accettato quello che Renzi definisce un diktat del presidente americano Donald Trump.
Renzi ha sottolineato che l’Europa non ha brillato nelle trattative con Washington, ma che il vero problema italiano è la diffusione di una “cultura sovranista che uccide l’Italia“. A suo avviso, lo scontro attuale è tra chi crede nel sovranismo e chi invece sostiene la globalizzazione, sostenendo che i liberali non possono appoggiare chi promuove i dazi.
Meloni e l’operazione immagine sull’immigrazione
Non solo questioni commerciali: Renzi ha anche attaccato l’azione di Meloni in materia di immigrazione, definendola una “operazione tutta di immagine“. Ha denunciato come la premier stia spendendo centinaia di milioni di euro per una misura che, secondo lui, “non sta in piedi”, né giuridicamente né praticamente. Il senatore ha criticato l’accordo siglato con il governo albanese di Edi Rama, evidenziando che Meloni ha “preso 800 milioni delle tasse degli italiani e le ha regalate a Edi Rama e ai suoi fornitori”.
Infine, Renzi ha osservato che i più arrabbiati per questa situazione dovrebbero essere proprio i membri della Lega, partito alleato di governo, ma non ha mancato di sottolineare la sua distanza dalla linea politica adottata dall’esecutivo: una posizione chiara e netta, che conferma il clima di tensione tra Italia Viva e la maggioranza guidata da Meloni.






