Reggio Calabria, 15 settembre 2025 – Domenico Mimmo Lucano, sindaco di Riace ed europarlamentare, è stato confermato come incandidabile alle elezioni regionali in Calabria. Il Tar di Reggio Calabria, che ha respinto il ricorso presentato dai legali di Lucano, ha preso questa decisione confermando così l’esclusione dalla lista di Avs per la tornata elettorale regionale. La vicenda si basa sull’applicazione della legge Severino a seguito della condanna definitiva a 18 mesi per falso, pronunciata dalla Corte di Cassazione nel processo “Xenia”.
Lucano, esclusione confermata dai tribunali per le Regionali in Calabria
Il pronunciamento del Tar di Reggio Calabria segue la decisione della commissione elettorale reggina che, applicando la legge Severino, ha dichiarato l’incandidabilità di Lucano per la condanna penale ricevuta alle prossime Regionali in Calabria. Contestualmente, il Tar di Catanzaro ha dichiarato improcedibile un altro ricorso presentato dai legali dell’europarlamentare. I difensori di Lucano, gli avvocati Andrea Daqua e Giuliano Saitta, avevano sostenuto che il reato di falso, motico della condanna per il politico, non rientrerebbe tra quelli che comportano l’incandidabilità secondo la legge Severino. Tuttavia, questa tesi non ha trovato riscontro nei giudici amministrativi.
La decadenza da sindaco e le reazioni di Lucano
Lucano, già dichiarato decaduto dalla carica di sindaco di Riace lo scorso 1° luglio 2025 dal Tribunale civile di Locri, sempre in conseguenza della sentenza definitiva nel processo Xenia, ha mantenuto la carica in attesa della decisione della Corte d’appello, con l’udienza fissata per gennaio 2026. Dopo la conferma dell’incandidabilità alle regionali, Lucano ha dichiarato che la situazione “gli spegne l’entusiasmo” ma ha ribadito il suo impegno nel sostenere la lista Avs e il candidato presidente Pasquale Tridico, sottolineando l’importanza dell’unità del centrosinistra in Calabria.
La vicenda giudiziaria e politica che coinvolge Mimmo Lucano rappresenta un punto cruciale nella campagna elettorale calabrese, riflettendo le tensioni tra legalità, politica e la complessa gestione dell’accoglienza migranti che ha caratterizzato la sua esperienza amministrativa a Riace.




