Reggio Calabria, 8 settembre 2025 – Domenico “Mimmo” Lucano, noto ex sindaco di Riace e attuale europarlamentare, è stato dichiarato incandidabile dalle commissioni elettorali dei tribunali di Reggio Calabria e Cosenza, che lo hanno escluso dalla lista della formazione politica Alleanza Verdi e Sinistra (Avs) per le prossime elezioni regionali in Calabria. La decisione si basa sull’applicazione della legge Severino, scattata a seguito della condanna definitiva per falso a 18 mesi, con pena sospesa, emessa nel processo “Xenia”.
Esclusione dalle liste e ricorso in corso
Lucano, che era candidato nelle circoscrizioni sud e nord della Calabria, è stato depennato dalla lista Avs in ottemperanza alla normativa anticorruzione prevista dalla legge Severino, che impedisce la candidatura a cariche elettive a chi ha riportato condanne definitive per reati non colposi. Alla notizia, Lucano ha dichiarato: “C’è un filo conduttore per me che inizia tanti anni fa, con la vicenda penale, che continua con la decadenza e con la legge Severino e che si conclude con l’epilogo di questi giorni per quanto riguarda la partecipazione alle regionali”. L’ex sindaco ha aggiunto che la situazione “mi spegne un po’ l’entusiasmo” ma che continuerà a sostenere con convinzione la lista Avs e il candidato presidente Pasquale Tridico.
I legali di Lucano, gli avvocati Andrea Daqua e Giuliano Saitta, hanno già presentato ricorso presso le corti d’appello di Reggio Calabria e Catanzaro, chiedendo il reinserimento nella lista e contestando l’applicazione della legge Severino al caso specifico.
Il contesto della decadenza da sindaco di Riace
La vicenda giudiziaria che ha portato all’esclusione di Lucano dalle regionali è legata anche alla sua recente decadenza da sindaco di Riace. Lo scorso 1° luglio il tribunale civile di Locri lo ha dichiarato decaduto dalla carica, accogliendo il ricorso della Prefettura di Reggio Calabria. La decadenza è stata disposta in conseguenza della condanna definitiva per falso nel noto processo Xenia, che riguarda presunti illeciti nella gestione dell’accoglienza dei migranti a Riace.
Nonostante la sospensione, Lucano ha proseguito nell’incarico in attesa della decisione della Corte d’Appello, prevista per gennaio 2026, e della Cassazione. Nel frattempo, il Consiglio comunale di Riace si era espresso contro la decadenza, ma il Tribunale ha confermato la decisione di Locri. La complessa vicenda giudiziaria continua a influenzare il futuro politico di Lucano, figura nota a livello nazionale e internazionale per il suo modello di integrazione dei migranti durante i suoi mandati da sindaco.





