Roma, 17 settembre 2025 – In occasione dell’udienza del processo per il sequestro e l’omicidio di Giulio Regeni, la segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, ha partecipato questa mattina a un sit-in a piazzale Clodio per ribadire l’impegno nella ricerca di verità e giustizia per il giovane ricercatore italiano, ucciso in Egitto nel 2016.
Schlein: “Sia fatta verità e giustizia per Giulio Regeni”
Durante il presidio, Schlein ha sottolineato come il processo in corso sia il frutto della tenacia della famiglia Regeni, del loro avvocato e del popolo che da anni chiede chiarezza, oltre al lavoro instancabile degli inquirenti italiani. Tuttavia, ha rimarcato la mancanza di collaborazione da parte delle autorità egiziane, un fatto che – a suo avviso – deve essere fortemente stigmatizzato e tenuto in considerazione nei rapporti diplomatici tra Italia ed Egitto.
“Non è possibile normalizzare i rapporti con l’Egitto dopo quello che è successo e dopo il ruolo attivo del governo egiziano nell’ostacolare la giustizia e la verità sul caso Regeni”, ha affermato la leader dem.
Il processo, iniziato a febbraio 2024 presso la Corte d’Assise di Roma, riguarda quattro ufficiali della National Security Agency egiziana, accusati di sequestro di persona pluriaggravato, lesioni gravissime e omicidio. Il procedimento ha subito diverse battute d’arresto a causa della mancata collaborazione delle autorità del Cairo, ma è stato riavviato grazie a una sentenza della Corte Costituzionale che ha permesso di procedere anche in assenza degli imputati.
La solidarietà anche per Alberto Trentini, cooperante italiano in Venezuela
Al presidio a piazzale Clodio era presente anche la madre di Alberto Trentini, il cooperante italiano arrestato in Venezuela il 15 novembre 2024 e detenuto da oltre 300 giorni senza alcun procedimento penale. Schlein ha espresso profonda preoccupazione per questa situazione definendola un’“insopportabile detenzione senza accuse”.
“Alberto non ha commesso reati, è sostanzialmente tenuto ostaggio e bisogna fare ogni sforzo per riportarlo a casa”, ha detto la segretaria del Pd, invitando il governo italiano a intensificare le interlocuzioni politiche e diplomatiche per ottenere il rilascio. Ha inoltre chiesto di riprogrammare al più presto una missione dell’inviato speciale Luigi Maria Vignali, già inviato in Venezuela senza però ottenere risposte concrete dalle autorità locali.






