Roma, 22 dicembre 2025 – Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera al decreto legge contenente disposizioni urgenti per le consultazioni elettorali e referendarie previste per il 2026. Tra le novità più rilevanti, è stato stabilito che le votazioni relative al referendum sulla riforma della giustizia si terranno in due giornate consecutive, domenica e lunedì.
Referendum sulla riforma della Giustizia: modalità di voto in due giorni
Con l’approvazione del decreto legge, il governo ha definito le modalità di svolgimento delle consultazioni elettorali e referendarie dell’anno prossimo. Si tratta di una decisione significativa, che prevede un’estensione del periodo di voto a due giornate consecutive, domenica 14 e lunedì 15 giugno 2026, per agevolare la partecipazione degli elettori. Questa modalità, già adottata in alcune precedenti tornate elettorali, mira a garantire una maggiore accessibilità al voto, facilitando l’esercizio del diritto democratico.
Il referendum in questione riguarda la riforma della giustizia, tema di grande attualità e dibattito nel panorama politico italiano. Il voto, che si svolgerà appunto su due giorni, consentirà ai cittadini di esprimersi in modo diretto su questioni normative di rilievo, confermando il ruolo del referendum come strumento di democrazia diretta previsto dalla Costituzione italiana.
Il quadro normativo e il ruolo del Consiglio dei Ministri
Il decreto legge approvato oggi dal Consiglio dei Ministri contiene disposizioni urgenti che regolano l’organizzazione delle consultazioni referendarie e elettorali del 2026. La decisione è stata presa nell’ambito della riunione tenutasi a Palazzo Chigi, come da prassi per l’approvazione dei provvedimenti governativi in materia elettorale.
L’adozione del voto su due giornate rappresenta una misura operativa che si inserisce nel rispetto della normativa vigente e degli orientamenti giuridici in materia di referendum. Il Consiglio dei Ministri ha dunque confermato l’impegno dell’esecutivo nel garantire processi elettorali trasparenti e accessibili a tutti i cittadini, rafforzando così la partecipazione popolare nelle scelte legislative fondamentali.






