Questa mattina, presso la Corte di Cassazione a Roma, sono state ufficialmente depositate le firme per l’avvio dell’iter referendario sulla riforma della giustizia. L’iniziativa è stata portata avanti congiuntamente dai capigruppo di Partito Democratico, Movimento 5 Stelle e Alleanza Verdi e Sinistra alla Camera, rispettivamente Chiara Braga, Riccardo Ricciardi e Luana Zanella.
La consegna delle firme e le motivazioni del referendum sulla giustizia
La capogruppo di Avs, Luana Zanella, ha dichiarato: “Abbiamo appena consegnato le firme per avviare l’iter del referendum sulla giustizia, vogliamo un No chiaro e forte contro questa pseudo riforma che nulla ha a che fare con i problemi veri della giustizia”. Zanella ha sottolineato che la riforma in discussione “non accorcerà i tempi della giustizia, non darà garanzie ai cittadini e alle cittadine, è stata voluta dalla destra per spezzare il mondo della magistratura e controllare l’azione dei pm”. La presentazione della richiesta di referendum si inserisce in un più ampio dibattito sulla separazione delle carriere dei magistrati e sulle modalità di riforma del sistema giudiziario italiano.
Il percorso referendario e i protagonisti
L’iniziativa referendaria vede la collaborazione tra tre gruppi parlamentari rappresentativi di diverse anime del centrosinistra e del mondo ambientalista e progressista. Il Movimento 5 Stelle, guidato dal presidente Giuseppe Conte e con Riccardo Ricciardi come capogruppo alla Camera, sostiene la richiesta di referendum che mira a bloccare quella che definiscono una riforma voluta dalla destra. Luana Zanella, docente e politica di Europa Verde, con una lunga esperienza parlamentare e negli ambienti ambientalisti, rappresenta la componente dei Verdi nel fronte del No.
L’iter referendario segue la raccolta delle firme che hanno superato il numero minimo necessario per la richiesta, una fase cruciale che consente ora di avviare l’iter formale presso la Corte di Cassazione. La consegna ufficiale delle firme, avvenuta oggi, rappresenta un passo fondamentale per portare la questione della riforma giudiziaria al voto popolare e sollecitare un dibattito pubblico ampio e partecipato.


