Maurizio Landini, segretario generale della CGIL, ha espresso sorpresa e preoccupazione riguardo alla decisione del partito di maggioranza di non incoraggiare il voto al referendum
Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, ha espresso una forte contrarietà all’indicazione del partito della premier Giorgia Meloni di non partecipare al prossimo referendum. Le sue dichiarazioni, rilasciate davanti ai cancelli dello stabilimento Stellantis di Pomigliano d’Arco, hanno acceso un acceso dibattito sulla democrazia e la partecipazione politica in Italia.
Un errore politico molto grave
Landini ha affermato di essere “molto sorpreso” dalla posizione della Meloni, sottolineando che essa rappresenta un “errore politico molto grave”. Il leader sindacale ha richiamato l’attenzione sul fatto che la democrazia si fonda sulla partecipazione attiva dei cittadini, un principio ribadito anche dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella durante le celebrazioni del 25 Aprile. In quell’occasione, il capo dello Stato ha parlato dell’importanza del voto come strumento essenziale per la salvaguardia della libertà e della democrazia.
La lotta all’astensionismo
Secondo Landini, l’invito all’astensione non solo rappresenta un passo indietro rispetto alla tradizione democratica italiana, ma mette in discussione anche la libertà dei cittadini di esprimere le proprie opinioni attraverso il voto. “La lotta all’astensionismo è una battaglia fondamentale per garantire che la voce dei cittadini venga ascoltata”, ha dichiarato, evidenziando la necessità di contrastare l’indifferenza politica e di stimolare un dibattito attivo sui temi che riguardano la collettività.






