Roma, 02 Giugno – Secondo il costituzionalista Stefano Ceccanti, la decisione della premier Giorgia Meloni di andare al seggio senza ritirare la scheda è legittima, ma equivale all’astensione totale. Il voto in un referendum richiede una partecipazione attiva per rispettare il quorum.
L’opinione del costituzionalista ed ex parlamentare del Partito Democratico, Stefano Ceccanti, offre spunti di riflessione sulla recente dichiarazione della premier Giorgia Meloni riguardo al referendum dell’8 e 9 giugno. La presidente del Consiglio ha annunciato la sua intenzione di recarsi al seggio elettorale senza ritirare alcuna scheda, un comportamento che, secondo Ceccanti, ha un significato giuridico limitato e si avvicina all’astensione totale.
L’importanza del quorum nel referendum
Ceccanti ha messo in evidenza che, per un referendum, è cruciale raggiungere un quorum di partecipazione. Non ritirare alcuna scheda equivale, di fatto, a non partecipare al voto, rendendo la presenza al seggio priva di effetti pratici. “È come non andare a votare”, ha affermato, sottolineando l’importanza di una partecipazione attiva e consapevole. A differenza di un’astensione selettiva, dove un cittadino decide di votare solo su alcuni quesiti, il comportamento che la premier vorrebbe adottare non avrebbe alcun impatto sul quorum.
Messaggi confusi e responsabilità istituzionale
La posizione di Ceccanti solleva interrogativi sul messaggio che la premier intende trasmettere ai cittadini. La scelta di non ritirare le schede, sebbene legittima, appare priva di una proposta logica chiara, specialmente per chi occupa ruoli di responsabilità istituzionale. “Un comportamento del genere manda segnali confusi ai cittadini”, ha aggiunto, evidenziando il potere simbolico del voto, che va oltre la semplice espressione di una preferenza.
La necessità di chiarezza nella comunicazione politica
Con una lunga carriera accademica e politica, Ceccanti ha sottolineato l’urgenza di una maggiore chiarezza nella comunicazione politica, soprattutto in un periodo in cui l’affluenza alle urne e la partecipazione democratica sono sotto scrutinio. La sua analisi invita a riflettere su come le scelte individuali al momento del voto possano influenzare non solo i risultati elettorali, ma anche la salute della democrazia stessa. Una partecipazione consapevole e attiva è fondamentale per garantire che la voce dei cittadini venga realmente ascoltata.






