Matteo Salvini, vicepresidente del Consiglio dei ministri e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha annunciato da Lamezia Terme la prossima apertura dei cantieri per il Ponte sullo Stretto di Messina, una delle opere infrastrutturali più discusse in Italia. Nel corso di un comizio a sostegno della ricandidatura di Roberto Occhiuto alla presidenza della Calabria, Salvini ha ribadito con fermezza il suo impegno a far partire i lavori entro novembre, sottolineando il significato strategico e simbolico dell’opera.
Salvini: “Il Ponte sullo Stretto contro mafia e ‘ndrangheta”
Durante il suo intervento, Salvini ha respinto con durezza le critiche che associano il progetto a infiltrazioni mafiose. “Qualcuno in tv ha detto che il Ponte unirà non due coste ma due cosche. Io mi vergogno di chi la pensa così – ha affermato il leader della Lega –. Il Ponte sarà una grande operazione contro mafia e ‘ndrangheta: dove c’è lavoro, speranza, futuro, non prosperano ‘ndrangheta e mafia”. Il ministro ha poi aggiunto con tono deciso: “In questa piazza non c’è ‘ndrangheta, qui c’è gente che la ‘ndrangheta la schifa e la prende a calci in culo. Stiano lontani da Ponte e appalti del Ponte, li scoviamo“.
Il riferimento ai fascicoli aperti in Procura non ha frenato la sua determinazione: “Il Ponte è simbolo di sviluppo, crescita, speranza per i giovani. Da ministro dei Trasporti faccio e farò di tutto perché, dopo duemila anni di chiacchiere e promesse, il Ponte sullo Stretto diventi realtà”.
Via libera ai cantieri entro i primi di novembre
Sull’aspetto operativo, Salvini ha confermato che entro i primi di novembre arriverà “il via libera della Corte dei Conti e la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale”, passaggi fondamentali per l’avvio formale dei lavori. “Il progetto c’è già – ha spiegato – e l’anno 2025 sarà ricordato come l’anno dell’apertura dei cantieri del Ponte sullo Stretto. Non ci fermeranno, costi quel che costi”.
Il Ponte sullo Stretto, infrastruttura di grande impatto e complessità tecnica, rappresenta da decenni un obiettivo di sviluppo strategico per collegare la Calabria alla Sicilia con una via di comunicazione stabile e moderna. L’opera, oltre a favorire la mobilità e l’economia locale, è vista da Salvini come una sfida contro le mafie, puntando a creare lavoro e opportunità per i giovani di una regione storicamente segnata da emigrazione e disoccupazione.






