Roma, 8 agosto 2025 – Prosegue l’attesa per il via libera definitivo della Corte dei Conti al progetto esecutivo del Ponte sullo Stretto di Messina, un’opera infrastrutturale di grande rilievo per il governo italiano. Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, intervenuto oggi a Radio RTL 102.5, ha sottolineato come il ritardo sia dovuto al periodo di Ferragosto, mentre la registrazione dell’atto da parte della Corte dei Conti sia “l’ultimo passaggio burocratico” prima dell’avvio dei cantieri.
Ponte sullo Stretto, Salvini: “In due anni e mezzo abbiamo fatto ciò che si attendeva da secoli”
Il vicepremier ha ricordato con orgoglio i risultati raggiunti dal governo in poco più di due anni, evidenziando come siano stati messi a punto i finanziamenti, approvate le norme, costituita la società concessionaria e approvato il progetto definitivo, recentemente ratificato anche dal Cipess. Salvini ha rinsaldato la fiducia nelle capacità tecniche degli ingegneri italiani, definiti “tra i migliori al mondo”, incaricati di realizzare quella che si preannuncia un’opera eccezionale e tra le più ambiziose a livello internazionale.
Il Ponte, con un valore di oltre 13 miliardi di euro, dovrebbe essere aperto al traffico tra il 2032 e il 2033, con i cantieri che si prevede possano partire tra settembre e ottobre di quest’anno, a patto che la Corte dei Conti completi la registrazione entro tempi ragionevoli. Salvini ha inoltre anticipato che “gli espropriati riceveranno un compenso superiore del 20% rispetto ad altri cantieri di alta velocità” e che la sicurezza sarà garantita da rigidi protocolli per contrastare infiltrazioni mafiose, frutto di un impegno congiunto tra Ministero delle Infrastrutture e Ministero dell’Interno.
Il dibattito sul nome e le reazioni politiche
Sulla questione dell’intitolazione del ponte, Salvini ha espresso la volontà di coinvolgere gli italiani nel decidere il nome dell’opera, frenando l’ipotesi di dedicarlo a Silvio Berlusconi, che “ha già l’aeroporto di Malpensa intitolato a lui”. Il ministro ha riconosciuto il ruolo storico dell’ex presidente del Consiglio, ricordando come Berlusconi sia stato un grande sostenitore della realizzazione del ponte.
L’opera è al centro di un acceso dibattito politico: da un lato il governo Meloni considera il progetto una tappa fondamentale per lo sviluppo del Paese, capace di creare migliaia di posti di lavoro e di ridurre significativamente i tempi di percorrenza tra Sicilia e Calabria. Dall’altro, le opposizioni, in particolare il Partito Democratico, parlano di “spreco colossale” e di priorità sbagliate, mentre alcune amministrazioni locali esprimono preoccupazioni per l’impatto sul territorio e la sopravvivenza di alcune comunità.
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