Roma, 24 settembre 2025 – La Corte dei Conti ha formalmente richiesto chiarimenti al Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (CIPESS) in merito alla recente delibera che ha autorizzato la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina. In un documento indirizzato alla presidenza del Consiglio, la magistratura contabile evidenzia numerose criticità soprattutto relative agli aspetti procedurali e alla completezza delle motivazioni a supporto della decisione.
Le richieste di chiarimento della Corte dei Conti sull’appalto per il Ponte sullo Stretto
Nel testo, la Corte dei Conti sottolinea come alcuni atti relativi alla delibera per la realizzazione del Ponte sullo Stretto siano stati trasmessi tramite modalità peculiari, quali la condivisione di link che rimandano al sito della società Stretto di Messina Spa, e chiede chiarimenti sulla formale acquisizione di tali atti da parte del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili (Mit) e del CIPESS in vista dell’approvazione finale. La Corte ricostruisce anche la tempistica di trasmissione degli atti, chiedendo spiegazioni in particolare sulla trasmissione del provvedimento congiunto Mit-Mef che ha assentito il terzo atto aggiuntivo dell’opera.
Sul profilo procedurale, oltre a sottolineare carenze di legittimità, la magistratura contabile domanda quali valutazioni siano state svolte dal Comitato circa l’efficacia della delibera del Consiglio dei Ministri del 9 aprile 2025. In quella delibera sono stati approvati motivi imperativi di interesse pubblico legati alla salute umana, alla sicurezza pubblica e all’ambiente, nonché l’assenza di idonee alternative progettuali. La Corte richiede altresì aggiornamenti sull’interlocuzione avviata con la Commissione europea, segnalata in seguito a un’informativa trasmessa dalla Rappresentanza Permanente d’Italia presso l’UE l’11 giugno 2025.
La Corte esprime inoltre perplessità sul disallineamento tra l’importo asseverato dalla società di revisione KPMG (pari a circa 10,48 miliardi di euro) e quello indicato nel quadro economico ufficiale approvato (pari a 10,5 miliardi di euro) e chiede chiarimenti sulle stime di traffico e sul piano tariffario elaborato dalla società di consulenza TPlan Consulting, base fondamentale per il Piano economico-finanziario (PEF).
Il documento ricorda infine che la normativa vigente prevede un termine massimo di 20 giorni per la risposta da parte dell’amministrazione, trascorso il quale la Corte potrà decidere allo stato degli atti.
Le questioni ambientali e le richieste dell’Unione Europea
Parallelamente alle verifiche della Corte dei Conti, l’Unione europea ha avanzato ulteriori richieste di approfondimento riguardo all’impatto ambientale del progetto del Ponte sullo Stretto. A Bruxelles, come riportato da fonti ufficiali e da Bloomberg, sono state individuate aree in cui sono necessari chiarimenti e misure aggiuntive per colmare possibili lacune prima di rilasciare l’autorizzazione ai lavori.
Tra i temi sollevati figurano l’effetto dell’opera sugli habitat animali, le misure di compensazione ambientale e le problematiche relative a acqua, aria e rumore. La lettera della Commissione nasce anche per rispondere a reclami e richieste di informazioni avanzate da associazioni ambientaliste, tra cui quella firmata da Angelo Bonelli di Alleanza Verdi e Sinistra (Avs), che ha evidenziato la necessità di chiarire perché l’Italia abbia proceduto nonostante i vincoli ambientali europei.
Da parte sua, l’amministratore delegato di Stretto di Messina Spa, Pietro Ciucci, ha minimizzato la situazione definendo gli approfondimenti come parte della normale dialettica tra lo Stato italiano e l’Unione Europea. Ha inoltre ricordato che la Commissione Tecnica di Valutazione dell’Impatto Ambientale del Ministero dell’Ambiente ha espresso un parere favorevole con prescrizioni da rispettare nel progetto esecutivo.
Il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, ha confermato che l’avvio dei cantieri è previsto per ottobre 2025, condizionato all’ok della Corte dei Conti, e che il completamento dell’opera è stimato entro il 2032, anche se la Commissione europea ha definito tale tempistica “ambiziosa”.
Interlocuzione tra istituzioni e rilievi della Corte dei Conti
Il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (Mit) ha rilasciato una nota ufficiale in risposta ai rilievi della Corte dei Conti riguardo ai tempi e alle modalità della delibera del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica e lo Sviluppo Sostenibile (CIPESS) sull’approvazione del progetto del Ponte sullo Stretto di Messina.
“Tutti i chiarimenti e le integrazioni chieste dalla Corte dei Conti fanno parte della fisiologica interlocuzione tra istituzioni e saranno fornite nei tempi previsti, a maggior ragione per un’opera così rilevante“, si legge nella nota del Mit. L’opera, sottolinea il Ministero, “non è in discussione e gli uffici competenti sono già al lavoro“. Il riferimento è ai rilievi della magistratura contabile che hanno chiesto approfondimenti sul processo decisionale e sulle tempistiche relative alla delibera del CIPESS, che ha approvato il progetto definitivo del ponte lo scorso 6 agosto 2025.






