La richiesta di deferimento della Corte dei Conti sulla delibera per il Ponte sullo Stretto di Messina ha acceso nuove tensioni nel governo italiano. Angelo Bonelli, deputato di Alleanza Verdi e Sinistra (Avs) e co-portavoce di Europa Verde, ha rilanciato la necessità di un immediato chiarimento da parte della Presidenza del Consiglio, sottolineando come ormai non sia più possibile delegare la questione a Matteo Salvini.
Ponte sullo Stretto, Bonelli: “Meloni fermi questo progetto folle”
In una nota diffusa oggi, Bonelli ha definito il progetto del Ponte sullo Stretto una “follia economica, finanziaria e progettuale” con forti ripercussioni ambientali. La Corte dei Conti sta evidenziando gravi criticità, in particolare riguardo alla copertura economica e ai presupposti tecnici del progetto, come il previsto aumento dei flussi di traffico da 3 a oltre 13 milioni di veicoli l’anno, cifra giudicata “assolutamente improponibile”.
Bonelli ha esortato la premier Giorgia Meloni a fermare il progetto e ad attendere le valutazioni dell’Unione Europea riguardo alla possibile violazione del diritto comunitario in materia di gare e tutela ambientale, considerando che l’area interessata è sottoposta a vincoli di tutela.
Criticità economiche e tagli ai trasporti pubblici
Il deputato di Avs ha inoltre evidenziato un quadro di crisi economica e sociale aggravato da tagli al trasporto pubblico e ai fondi per le metropolitane, definendo irresponsabile l’investimento di 15 miliardi di euro su un’opera tanto controversa. Bonelli ha ribadito che quelle risorse potrebbero essere destinate a interventi prioritari come la messa in sicurezza del territorio, soprattutto alla luce dei recenti eventi climatici estremi che hanno colpito diverse regioni italiane.
Negli ultimi anni, infatti, l’Italia ha subito danni ingenti per circa 30 miliardi di euro derivanti da fenomeni meteorologici estremi, mentre le politiche governative sul clima sono state spesso criticate per la loro insufficienza e ritardi nell’adozione di misure efficaci.
La posizione di Bonelli si inserisce in un dibattito più ampio sulle priorità delle infrastrutture italiane e sulla necessità di un maggiore equilibrio tra sviluppo economico e tutela ambientale, temi che continuano a dividere opinioni all’interno della coalizione di governo e tra le forze politiche nazionali.






