AREZZO, 23 maggio – Il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha dichiarato che l’Italia sta definendo un quadro giuridico per il nucleare, mirato a rispondere alla crescente domanda di energia pulita prevista nei prossimi anni. Durante il convegno “Una transizione ecologica giusta e raggiungibile”, ha sottolineato che il Paese dovrà considerare un mix energetico che includa il nucleare, accanto a fotovoltaico ed eolico, per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione
Il futuro energetico dell’Italia si presenta come una sfida cruciale, con il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, che ha recentemente delineato una visione chiara durante un convegno ad Arezzo. La sua affermazione che le decisioni sul nucleare devono essere rimandate a dopo il 2030 mette in evidenza l’importanza di un approccio ponderato e strategico nella gestione della crescente domanda energetica del Paese.
La necessità di un quadro giuridico nazionale
Durante il convegno “Una transizione ecologica giusta e raggiungibile”, Pichetto ha sottolineato la necessità di sviluppare un quadro giuridico nazionale che possa supportare l’Italia nell’affrontare la prevista raddoppiata domanda di energia entro il 2035. La transizione verso fonti di energia pulita non può limitarsi solo a tecnologie come il fotovoltaico e l’eolico, ma deve includere un mix energetico più ampio, in cui il nucleare gioca un ruolo fondamentale. “La decarbonizzazione è un obiettivo fondamentale, ma dobbiamo anche garantire energia pulita per il nostro sistema produttivo, per le famiglie e per il territorio”, ha affermato Pichetto.
Affrontare il fenomeno NIMBY
Un tema centrale del dibattito è stato il fenomeno del NIMBY (Not In My Back Yard), che ostacola spesso lo sviluppo di impianti di energia rinnovabile. Pichetto ha evidenziato come, nonostante ci sia un consenso generale a favore delle energie rinnovabili, esista una resistenza quando si tratta di installare questi impianti nelle vicinanze delle abitazioni. Questo mette in luce l’importanza di un dialogo aperto e costruttivo tra cittadini e istituzioni per superare queste barriere.
La strategia energetica del governo
La posizione del Governo è chiara: il nucleare sarà uno degli strumenti da considerare nel piano nazionale integrato per l’energia, ma solo dopo aver effettuato valutazioni approfondite e garantito la sicurezza e il consenso della popolazione. Attualmente, il governo sta lavorando per delineare una strategia energetica sostenibile che contempli anche la diversificazione delle fonti e l’innovazione tecnologica.
Pichetto ha concluso il suo intervento invitando a una riflessione collettiva sulla necessità di un approccio pragmatico e lungimirante verso una transizione energetica che sia non solo ecologica, ma anche equa e socialmente responsabile. Con l’orizzonte del 2030 in vista, l’Italia si prepara a un momento decisivo per il suo futuro energetico, dove le scelte fatte oggi plasmeranno il domani.






