Roma, 8 ottobre 2025 – Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, intervenuto oggi al question time della Camera, ha dichiarato che saranno i magistrati a stabilire se vi sia stata una regia dietro agli scontri avvenuti durante le recenti manifestazioni di sostegno alla causa palestinese.
Indagini in corso e monitoraggio delle manifestazioni
Matteo Piantedosi ha sottolineato che l’Autorità giudiziaria è incaricata di accertare eventuali responsabilità organizzative dietro i disordini. Nel frattempo, le strutture specialistiche del ministero dell’Interno sono costantemente impegnate nelle attività di analisi e prevenzione, soprattutto riguardo a iniziative che potrebbero degenerare in violenze o alimentare atti di antisemitismo, fenomeno che sta purtroppo registrando un incremento preoccupante.
Il ministro ha precisato che nel 2024 sono state denunciate 2.069 persone e arrestate 16 nell’immediatezza delle manifestazioni, mentre nel 2025 le denunce sono state 1.460 e gli arresti 20. Questi dati evidenziano come non sia tollerabile il vandalismo che danneggia proprietà pubbliche e private e mette a rischio la sicurezza dei cittadini. Piantedosi ha inoltre osservato che i disordini recenti avevano poco a che fare con le reali sorti del popolo palestinese.
Cresce l’allarme per gli atti di antisemitismo
Dal 7 ottobre 2023 a oggi, l’Osservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori del ministero dell’Interno ha registrato 733 segnalazioni di atti di antisemitismo, con un picco significativo a Roma (140 casi) e Milano (86 casi). Il ministro ha annunciato il rafforzamento di tutti i dispositivi di osservazione e controllo sugli obiettivi sensibili legati allo Stato di Israele.
Inoltre, si segnala un potenziamento della collaborazione con le istituzioni e le realtà associative ebraiche per garantire un monitoraggio costante dei rischi e proteggere i possibili bersagli su tutto il territorio nazionale.
Sale numero agenti feriti durante le manifestazioni
Secondo i dati forniti da Piantedosi, nelle situazioni di criticità sono rimasti feriti 330 operatori delle forze dell’ordine, di cui 242 in manifestazioni a carattere pacifista. Particolarmente allarmante è il dato relativo agli ultimi dieci giorni, durante i quali 146 agenti sono stati feriti, segnale di una recrudescenza delle tensioni. Il ministro ha evidenziato come la libertà di manifestare, seppur un diritto legittimo, sia stata in più occasioni strumentalizzata da gruppi violenti che hanno commesso atti di vandalismo e aggressioni contro le forze di polizia.
Manifestazioni a Roma: tra partecipazione pacifica e scontri violenti
L’ultimo corteo nazionale per Gaza tenutosi a Roma ha visto la partecipazione di circa 250mila persone, con una mobilitazione inizialmente pacifica ma conclusasi con episodi di guerriglia urbana e scontri con le forze dell’ordine. Il bilancio è di 41 agenti feriti, tra polizia di Stato, Guardia di Finanza, Carabinieri e Polizia penitenziaria, e 262 persone identificate, di cui 12 fermate per resistenza, danneggiamento e altri reati.
Il prefetto di Roma, Lamberto Giannini, ha elogiato l’organizzazione del questore Roberto Massucci, sottolineando come solo una minoranza abbia cercato di deviare dal percorso autorizzato per compiere atti violenti. Durante le fasi di deflusso si sono registrati lanci di bottiglie, petardi e oggetti, incendi di cassonetti e auto, oltre a cariche di polizia e uso di idranti. In serata, tensioni sono esplose anche in zone sensibili come piazza Vittorio e davanti alla sede occupata Spin Time, con manifestanti incappucciati che hanno affrontato le forze dell’ordine.
Il ministro Piantedosi ha inoltre ricordato che, a seguito dell’attacco terroristico di Hamas contro Israele e della successiva risposta militare israeliana, la situazione internazionale ha avuto ripercussioni dirette sulla sicurezza interna. Le Digos sono impegnate in indagini approfondite per identificare e denunciare i responsabili degli episodi violenti, avvalendosi di un ampio materiale video-fotografico.
Le autorità hanno inoltre rafforzato i controlli preventivi, con oltre 100 pullman e 50 minivan ispezionati e 105 persone fermate per accertamenti, con la zona del Ghetto ebraico transennata e sottoposta a vigilanza per prevenire ulteriori tensioni.
Piantedosi e il contesto ministeriale
Matteo Piantedosi, nato a Napoli nel 1963, è ministro dell’Interno dal 22 ottobre 2022 nel governo guidato da Giorgia Meloni. Con una lunga esperienza nel settore della sicurezza, ha ricoperto vari ruoli di vertice, tra cui prefetto di Roma e capo di gabinetto del Ministero dell’Interno. La sua gestione si caratterizza per un forte impegno nella tutela dell’ordine pubblico e nella prevenzione degli atti violenti durante le manifestazioni.
Il ministro ha ribadito l’impegno del Governo a garantire la libertà di manifestare pacificamente, ma senza alcuna tolleranza verso la violenza e il vandalismo, valutando inoltre l’introduzione di ulteriori misure per migliorare la sicurezza durante i cortei.






