Roma, 16 novembre 2025 – Nel corso del Congresso fondativo svoltosi ieri a Treviglio, in provincia di Bergamo, Paolo Grimoldi ha ufficialmente presentato il Patto per il Nord, un nuovo movimento politico nato come rifondazione della Lega Nord, con l’obiettivo di rilanciare il ruolo produttivo e autonomista del Nord Italia. Grimoldi ha sottolineato che il Patto non si riconosce né come un’eredità nostalgica, né come una costola di altri partiti, ma si propone come l’unico partito del Nord.
Patto per il Nord, la sfida alla Lega di Salvini
Il neo segretario Paolo Grimoldi, ex deputato della Lega e figura di spicco del vecchio movimento bossiano, ha evidenziato come il progetto politico del Patto per il Nord sia quello di realizzare uno Stato federale che riporti il Nord a essere protagonista a livello nazionale ed europeo. L’iniziativa nasce in un contesto di forte critica al percorso intrapreso dalla Lega di Matteo Salvini, accusata di aver tradito le battaglie storiche del federalismo e del merito in favore di una politica più centralista e redistributiva, con concessioni a forze politiche di destra radicale e populista.
Al congresso hanno partecipato circa 400 militanti provenienti da vari territori del Nord, inclusi ex amministratori epurati dalla Lega, uniti dal desiderio di riprendere la fiaccola del federalismo “appesa al chiodo” dalla svolta sovranista. Grimoldi ha inoltre ringraziato gli ospiti politici intervenuti, tra cui esponenti di partiti come Pd, +Europa, Fratelli d’Italia e Democrazia Sovrana Popolare, dimostrando la volontà di aprire un dialogo ampio e trasversale.
Un progetto politico “pragmatico” e aperto al dialogo
Grimoldi ha ribadito che il Patto per il Nord è un cantiere politico aperto, che non cerca nemici da denigrare ma vuole portare avanti un progetto concreto e pragmatico. Il movimento si propone di combattere assistenzialismo, statalismo e clientelismo, condizioni ritenute ostacoli allo sviluppo della macroregione settentrionale. Sul palco sono state inoltre ribadite le radici autonomiste e federaliste, con un richiamo costante al confronto con la storia della Lega Nord e ai valori fondanti della sua prima ora.
L’ex segretario della Lega Lombarda ha sottolineato una critica forte verso la Lega di Matteo Salvini, da cui è stato espulso nel 2024, definendola un “cartello elettorale eterogeneo” privo di un progetto politico autentico per il Nord. Nel suo discorso, Grimoldi ha anche espresso la convinzione che il Nord, quando è libero, può fungere da locomotiva per tutta l’Italia e l’Europa, facendo appello a una solidarietà responsabile.
Il congresso del Patto per il Nord rappresenta dunque un momento di rilancio del movimento autonomista e federalista del Nord, con la promessa di tornare a essere voce autorevole in un panorama politico nazionale segnato da profonde trasformazioni.






