CITTÀ DEL VATICANO, 27 maggio – Il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato della Santa Sede, ha dichiarato che ciò che avviene a Gaza è inaccettabile e chiede un immediato cessate il fuoco e l’invio di aiuti umanitari alla popolazione. Inoltre, ha sollecitato Hamas a rilasciare tutti gli ostaggi e restituire i corpi delle vittime dell’attacco del 7 ottobre 2023 contro Israele
La situazione attuale a Gaza continua a sollevare profonde preoccupazioni a livello internazionale. Il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato della Santa Sede, ha recentemente espresso la sua ferma condanna per quanto sta accadendo nella regione, definendo tutto ciò “inaccettabile”. In un’intervista ai media vaticani, ha sottolineato l’importanza cruciale del rispetto del diritto umanitario internazionale, che deve essere garantito in ogni circostanza per tutti. La sua richiesta è chiara: fermare immediatamente i bombardamenti e assicurare che gli aiuti umanitari raggiungano la popolazione civile in difficoltà.
Intervento della comunità internazionale
Parolin ha evidenziato la necessità di un intervento della comunità internazionale per porre fine a quella che lui stesso definisce una tragedia umanitaria. “Credo che ogni nazione e ogni organizzazione internazionale debbano fare tutto il possibile per contribuire a risolvere questa crisi”, ha affermato, sottolineando l’urgenza di un’azione concertata. È evidente che la situazione a Gaza richiede un impegno collettivo per affrontare le sfide attuali.
Richiesta di rilasciare ostaggi
Inoltre, il cardinale ha ribadito la richiesta a Hamas di rilasciare tutti gli ostaggi ancora in loro possesso e di restituire i corpi delle vittime dell’attacco del 7 ottobre 2023. Questo attacco ha provocato un alto numero di vittime e ha innescato una risposta militare israeliana che ha intensificato il conflitto. La situazione drammatica a Gaza ha costretto centinaia di migliaia di civili a fuggire dalle loro abitazioni a causa dei bombardamenti indiscriminati.
Appello alla protezione dei civili
Parolin non ha solo criticato le azioni di Hamas, ma ha anche esortato le autorità israeliane a considerare le conseguenze delle loro operazioni militari sulla popolazione civile. “La vita dei civili deve essere protetta”, ha affermato, sottolineando che le azioni militari non devono compromettere la dignità umana. Le organizzazioni umanitarie avvertono di una catastrofe imminente se non verranno immediatamente forniti aiuti.
La Santa Sede, storicamente impegnata nel dialogo e nella pace, continua a farsi portavoce di un messaggio di speranza e riconciliazione. In questo contesto, Parolin ha ribadito l’importanza del dialogo tra le parti coinvolte nel conflitto, affinché si possa giungere a una soluzione duratura che garantisca la sicurezza e i diritti di tutti, israeliani e palestinesi.
Mentre la comunità internazionale osserva, l’appello del cardinale si inserisce in un quadro complesso e delicato, dove le speranze di pace sembrano sempre più lontane.






