Roma, 13 agosto 2025 – In un momento di crescente tensione internazionale e di emergenza umanitaria, Papa Leone XIV ha espresso con fermezza la necessità di un intervento immediato per risolvere la crisi a Gaza. Nel corso di un breve incontro a Castel Gandolfo, dove si trova per un periodo di riposo, il pontefice ha richiamato l’attenzione sulla sofferenza della popolazione civile, chiedendo la cessazione della violenza e la liberazione degli ostaggi. Ha auspicato anche la necessità di trovare un accordo tra Trump e Putin che possa portare ad una soluzione felice in Ucraina.
Il grido di Papa Leone XIV per Gaza: “Bisogna risolvere subito la crisi umanitaria”
“Bisogna risolvere la crisi umanitaria e non si può continuare così” ha dichiarato Papa Leone XIV, sottolineando la gravità della situazione nella Striscia di Gaza, dove “tanti stanno morendo di fame”. Il pontefice ha espresso rispetto per le vittime del terrorismo e per gli ostaggi, ribadendo la necessità che vengano liberati al più presto. La sua testimonianza arriva in un contesto di conflitto che ha visto un’escalation di attacchi e una crisi umanitaria che si aggrava di giorno in giorno.
Il Papa, oltre a richiamare all’umanità, ha espresso preoccupazione anche per le voci di una possibile deportazione della popolazione di Gaza, un’ipotesi che ha definito inaccettabile.
Appello alla pace: “Trump-Putin, si trovi un accordo, cessi la violenza”
Riguardo al vertice previsto a Ferragosto tra il presidente statunitense Donald Trump e il presidente russo Vladimir Putin, Papa Leone XIV ha auspicato “il cessate il fuoco, che cessi la violenza e che si mettano d’accordo”. Il pontefice ha messo in dubbio il senso di una guerra protratta nel tempo, chiedendo quale possa essere il suo fine. La sua posizione emerge in un momento in cui il Medio Oriente è teatro di nuovi attacchi missilistici, con sirene d’allarme che risuonano a Tel Aviv e tensioni che coinvolgono l’Iran, Israele e altre potenze internazionali.
Papa Leone XIV ha espresso con fermezza la speranza che “si metta d’accordo” affinché “così cessi la violenza” e si raggiunga un cessate il fuoco nella guerra in corso. “Perché la guerra dopo tanto tempo, qual è il fine?“, ha aggiunto Papa Leone XIV, evidenziando la necessità di una risoluzione pacifica delle controversie internazionali.
Il vertice Trump-Putin e le tensioni sul conflitto ucraino
Il summit tra Donald Trump e Vladimir Putin si terrà il 15 agosto nella base militare di Elmendorf-Richardson, vicino ad Anchorage, in Alaska. L’incontro è seguito da crescenti tensioni sul fronte ucraino, dove la Russia prosegue la sua offensiva, nonostante il vertice. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha escluso qualsiasi ritiro delle forze ucraine dal Donbass, mentre i partner europei sottolineano che il destino dell’Ucraina deve essere deciso con la sua partecipazione attiva e non a sua insaputa. La Casa Bianca ha confermato che Zelensky non sarà presente al vertice, e il portavoce Karoline Leavitt ha definito l’incontro un “esercizio di ascolto” da parte di Trump, che auspica in futuro un vertice trilaterale con Putin e Zelensky.
Le dinamiche del summit appaiono complesse, con Trump che ha suggerito la possibilità di “alcuni scambi di territori” come parte di un accordo di pace, proposta respinta fermamente da Zelensky. L’incontro in Alaska rappresenta quindi un momento delicato, con il Papa che invita alla cessazione delle ostilità e al dialogo come unica via per la pace duratura.






