Città del Vaticano, 31 dicembre 2025 – In un momento di profonda riflessione e preghiera, Papa Leone XIV si è rivolto ai fedeli riuniti in Piazza San Pietro durante l’udienza generale di fine anno. Il Pontefice ha ricordato con parole cariche di speranza e consapevolezza gli eventi che hanno segnato l’ultimo anno, invitando a meditare sul senso del cammino spirituale e della meta ultima della vita umana.
Messaggio di speranza e riflessione in Piazza San Pietro
Durante l’udienza, il Papa ha sottolineato come l’anno trascorso sia stato contrassegnato da momenti di gioia, come il pellegrinaggio di numerosi fedeli in occasione dell’Anno Santo, ma anche da momenti di dolore, in particolare la recente scomparsa di Papa Francesco e la persistenza di scenari di guerra che turbano la pace mondiale. Leone XIV ha evidenziato che la vita stessa è un viaggio che ha come meta l’incontro con Dio e la comunione eterna con Lui, un concetto che ha invitato i fedeli a custodire nel cuore durante la preghiera del Te Deum prevista per questa sera.
Il Papa ha inoltre invitato a riflettere sul significato del passaggio attraverso la Porta Santa, un gesto compiuto da molti pellegrini come segno di adesione a una vita nuova, illuminata dalla grazia e dall’amore verso il prossimo, anche quando è sconosciuto o ostile. Questo passaggio rappresenta un “sì” a una vita vissuta con impegno nel presente e orientata all’eternità.
Nel richiamare l’attenzione sul Natale, Leone XIV ha spiegato come la nascita di Gesù sia un annuncio di gioia che coinvolge tutti – santi, peccatori, poveri e fragili – perché Dio si è fatto compagno di viaggio e ha redento la nostra debolezza attraverso la sua umanità perfetta.
Il Papa ha concluso la catechesi citando le parole di San Paolo VI, che nel Giubileo del 1975 descriveva la rivelazione del messaggio cristiano come una parola sola: “amore”. “Dio è Amore! Dio è misericordia! È perdono! Dio è salvezza! Dio è la vita!”, ha ricordato Leone XIV, auspicando che questi pensieri accompagnino i fedeli nel passaggio tra il vecchio e il nuovo anno e in ogni momento della loro esistenza.

Il profilo spirituale e pastorale di Papa Leone XIV
Robert Francis Prevost, eletto Papa Leone XIV l’8 maggio 2025, è il 267º sommo pontefice della Chiesa cattolica e il primo statunitense a ricoprire questo ruolo. Nato a Chicago nel 1955, appartiene all’Ordine di Sant’Agostino, un dettaglio unico nella storia papale. Prevost ha maturato una lunga esperienza pastorale e accademica, con un ministero che lo ha portato a vivere anche in Perù, dove ha ottenuto la cittadinanza.
Il suo pontificato è caratterizzato da un forte richiamo alla misericordia, alla preghiera costante e alla presenza reale di Dio nella vita quotidiana, temi che emergono anche dalla sua prefazione alla nuova edizione de “La pratica della presenza di Dio” di fra Lorenzo della Risurrezione, un testo carmelitano seicentesco che ha profondamente influenzato la sua spiritualità. Leone XIV ha condiviso apertamente come questo libro lo abbia accompagnato nel cammino di fede, insegnandogli a riconoscere Dio in ogni momento, anche nelle piccole cose.
Il Papa parla con umiltà e umorismo del suo percorso spirituale, ricordando come la ricerca di una vita di sacrificio si sia trasformata in una scoperta di gioia e di comunione con il Signore. La sua visione pastorale si fonda sull’idea che ogni esperienza, anche quella più ordinaria o difficile, possa diventare occasione di grazia se vissuta nella consapevolezza della presenza di Dio.
Ricordo di Papa Francesco e gli auguri per il nuovo anno
Nel corso dell’udienza, Leone XIV ha voluto rendere omaggio a Papa Francesco, pontefice che ha segnato profondamente la Chiesa contemporanea con il suo stile di vita semplice e il suo impegno per i poveri e la giustizia sociale. Francesco, deceduto il 21 aprile 2025, è stato il primo Papa proveniente dal continente americano e il primo gesuita a salire al soglio pontificio.
Papa Leone XIV ha infine salutato i pellegrini presenti, con un pensiero speciale per i giovani provenienti dalla Terra Santa e dal Patriarcato Latino di Gerusalemme, e ha affidato il nuovo anno alla materna intercessione di Maria, Madre di Dio. “A tutti voi e alle vostre famiglie, porgo i miei migliori auguri di un benedetto periodo natalizio e di un anno nuovo ricco di gioia e di pace”, ha detto, rafforzando il messaggio di speranza e unità in un tempo ancora segnato da molteplici sfide globali.




